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Brescia
di MASSIMO VENTURELLI 18 dic 2018 08:42

Brescia: cresce la qualità della vita

Presentata ieri l'indagine del quotidiano economico Sole 24 Ore. La città passa dal 46° posto del 2017 al 39°. Buone le performance nelle voci "Demografia e società", "Affari e lavoro" e "Ambiente e servizi". I voti peggiori a "Cultura e tempo libero" e "Giustizia e sicurezza"

Milano vince la 29ª edizione della Qualità della vita, l’indagine annuale realizzata dal quotidiano economico “Sole 24 Ore”, che

 scatta una fotografia delle città italiane, scegliendo di inquadrare la questione della vivibilità urbana tramite 42 parametri per ciascuna provincia (107 in tutto), suddivisi in sei macro aree tematiche (Ricchezza e consumi, Affari e lavoro, Ambiente e servizi, Giustizia e sicurezza, Demografia e società, Cultura e tempo libero), riferiti all’ultimo anno appena trascorso.

Bene anche la performance complessiva di Brescia che con il suo 39° posto, migliora il 46° dell’anno precedente. La Leonessa consolida la sua posizione grazie all’ottavo posto assoluto per quel che concerne la voce “Demografia e società” fatta di diverse sotto sezioni come acquisizione della cittadinanza italiana (3° posto assoluto), tasso di fecondità, tasso di natalità.

Buono il risultato di Brescia anche nel campo “affari e lavoro”, dove la città conquista la 24esima posizione assoluta, ma con un ottimo quinto posto per la percentuale di impieghi sui depositi e il 29° per occupazione. 28esima, invece, Brescia è nella voce “Ricchezza e consumi”, con un 17° posto per il pil pro capite e il 20° per depositi bancati pro capite. A completare il buon esito della città il 29° posto nel capitolo “Ambienti e servizi” (con il 17° per attesa di vita e il 30° per smart city).

Meno entusiasmanti, invece, sono i risultati conseguiti nelle altre macro aree dell’indagine del Sole 24 Ore. Nonostante il grande sforzo profuso per fare di Brescia una città della cultura, impegno per altro premiato con la 26esima posizione per quel che concerne l’indice di diffusione della pratica sportiva e la 38esima per gli spettacoli e le spese al botteghino, l’81° posto nella voce sale cinematografiche e il 101° per numero di librerie ogni 100mila abitanti, la città si colloca solo 65esima.

Peggio ancora è andata nel campo della giustizia e della sicurezza, dove Brescia compare solamente al 75° posto, penalizzata dalla 43esima posizione per indice di litigiosità, dalla 64esima per cause pendenti da più di tre anni, e dall’80esima per delitti relativi al traffico di stupefacenti.

L’indagine del Sole 24 Ore arriva a poco più di un mese da quella realizzata dall’altro quotidiano economico “Italia oggi”, sulla base, più o meno, degli stessi indicatori.

Anche in questo secondo studio (vinto da Bolzano e con Milano soltanto al 55° posto) Brescia aveva compiuto un balzo in avanti rispetto al 2017, passando dal 27° al 22° posto assoluto, frutto della 46esima posizione negli “affari e lavoro”, della 104esima nell’“ambiente”, della 62esima nella “criminalità”, della 10ma nel “disagio sociale” (con balzo in avanti di 38 posizioni rispetto al 2017, ndr); la 22esima per la “popolazione”, la 22esima per servizi finanziari e scolastici, la 74esima nel “sistema salute”; la 63esima per “tempo libero e turismo”; la 15esima (+ 31 rispetto al 2017) per “tenore di vita”.

Appare evidente che i dati delle due ricerche, pur confermando la crescita della qualità della vita a Brescia, sono abbastanza contrastanti.

MASSIMO VENTURELLI 18 dic 2018 08:42