Brescia: apriamo strade di pace
La Tavola della pace Brescia ovest, composta dalle associazioni e realtà del territorio della zona Oltremella e Fiumicello (sinora composto da circoli ACLI di S. Anna, Urago Mella, Amici della Pieve Urago Mella, Gruppo missionario San Giacomo, CODA- Centro Operativo Difesa Ambiente, Pax Christi, Movimento Nonviolento, AUSER, SPI-CGIL, ANPI, Ass.ne La Fionda, Mov. Focolari, CARITAS parrocchiali, Ass. La casa sulla roccia, Ass. Gente in piazza, Libera, Comitati di quartiere, Punti Comunità e Parrocchie della zona Brescia ovest, con l'adesione del tavolo della pace Borgosatollo) promuove, nella serata di venerdì 24 gennaio, una "Fiaccolata per la pace" denominata “Apriamo strade di pace-Rimetti a noi i nostri debiti” che partirà alle 20 da via Giovanbattista da Farfengo 69 e si concluderà presso la Pieve di Urago Mella, in via della Chiesa 136 dove i partecipanti potranno ascoltare le voci dei coniugi Lorena Fornasir e Gian Andrea Franchi che da oltre 5 anni, con la loro associazione “ Linea d'ombra”, accolgono e curano, ostinatamente e tra mille dificoltà- anche frapposte a livello istituzionale- persone di varie nazionalità (perlopiù asiatiche Afghanistan, Pakistan,...), provenienti dalla rotta balcanica, che raggiungono Trieste dopo mille e annose peripezie, sofferenze e violenze.
"Non intendiamo rassegnarci - scrivono gli organizzatori - all'indifferenza colpevole di chi, egoisticamente non vuole vedere e contribuire ad alleviare le sofferenze de tanti (bambini, donne e uomini) che non chiedono altro che futuro.Non siamo disposti a fare silenzio di fronte vergognose menifestazioni di odio razzista che in questi ultimi giorni hanno infangato la nostra città che vorrebbero negare il diritto/dovere di solidarietà. Così come non intendiamo rassegnarci al 'pensiero unico bellicista' che ancora oggi sta generando morte e devastazione in gran parte del mondo (Palestina, Ucraina, Sudan e non solo). Vogliamo ostinatamente lanciare, anche nelle nostre comunità, semi di speranza convinti che ciascuno, personalmente, collettivamente e politicamente, possa e debba fare la propria parte per un mondo diverso e possibile. Basato su solidarietà, giustizia e fraternità.Magari dirottando le, sempre più ingenti, spese militari (nel 2024 32 miliardi di euro) alla reale difesa delle comunità: sanità, istruzione, assistenza, tutela del territorio e solidarietà".