Bonetti: la matematica aiuta i giovani
Il divario tra generi, il quale prende il nome di “gender gap” è un tema caldo degli ultimi tempi, soprattutto in Italia, dove si registra un alto livello di disparità nel mondo del lavoro che tende a prediligere gli uomini. “È un divario che frena il mondo femminile dal poter accedere alle professioni del futuro”. Lo ha affermato la ministra per le pari opportunità e la famiglia Elena Bonetti, nel suo saluto introduttivo alla lezione inaugurale dell’iniziativa MathExcellence, promossa dalla facoltà di Scienze matematiche fisiche e naturali e dal Centro Mathex (Centro di ricerca per le applicazioni della matematica e dell’informatica) dell’Università Cattolica di Brescia.
Il corso di formazione, diretto dal professor Alfredo Marzocchi, si svolge dal 21 al 25 giugno e coinvolge studenti e studentesse delle classi quarte degli Istituti Superiori della provincia di Brescia, segnalati dai loro insegnanti per essersi distinti per attitudine e risultati positivi nell’ambito delle discipline matematiche. Per loro, la possibilità di seguire i corsi tenuti da professori universitari della sede bresciana dell’Ateneo, “alcuni tra i membri più eccellenti della comunità di matematici e matematiche riconosciuti a livello internazionale”, come ha sottolineato la ministra Bonetti. Non è la prima iniziativa presa dall’Ateneo bresciano per contribuire a colmare il gender gap: il campus dell’Università Cattolica organizza ogni anno la Disfida matematica femminile a squadre per iniziativa del Dipartimento di Matematica e Fisica.
“La vostra esperienza può avere un impatto straordinario sulla vostra generazione – ha esortato la ministra, rivolgendosi ai 53 studenti (17 dei quali femmine, pari al 32%) delle classi quarte delle scuole superiori – potete convincere i vostri coetanei che, attraverso la scienza e la matematica, in particolare, c’è tutta una realtà da animare, costruire, intercettare per rimettere insieme cervello, cuore e dimensione esperienziale”.