Bonardi alla Strada del Vino
Il nuovo Consiglio di Amministrazione della Strada del Vino “Colli dei Longobardi”, ha nominato Flavio Bonardi nuovo presidente. Bonardi, già presidente della Circoscrizione Centro del Comune di Brescia, membro del Consiglio della Riserva delle Torbiere del Sebino, membro del Comitato Direttivo del Centro Servizi per il Volontariato oltre ad essere Coordinatore del Coordinamento degli Enti di Formazione della Provincia di Brescia, sarà affiancato, per il triennio 2020/2023, dal vice Marco Guerrini, Sara Berlini, Andrea Peri e Davide Lazzari e dai revisori Luigi Bandera, Michelangelo Scarpari e Mario Danesi.
Le prime parole del neo presidente sono improntate su 'rilancio e ripartenza'. “Il nostro presente e non solo per lo scenario delineato dalla crisi pandemica, pone per la “Strada del Vino Colli dei Longobardi” una pluralità di temi e di sfide che richiedono risposte immediate per favorire la “rinascita” di un progetto che vuole valorizzare il territorio in tutte le sue peculiarità turistiche, eno-gastronomiche, culturali…. Viviamo in un momento difficile con la consapevolezza che una realtà come la nostra non può ripartire senza il contributo di tutte la realtà imprenditoriali e delle pubbliche amministrazioni. La Strada ha elaborato un grande piano chiamato “#ripartenza” che individua i punti nodali da cui ripartire e come attuarli operativamente. L’obiettivo è una “rinascita attiva” che sia in grado di rispondere alle nuove sfide di oggi e di domani, che permetta ai concittadini di riappropriarsi del territorio e soprattutto riscoprirlo. Il nostro progetto vuole, in sintesi, far sì che il lavoro fatto in questi anni non vada disperso, ma anzi, possa ripartire con entusiasmo, passione e voglia di mettersi in giuoco”.
Ricco il programma di eventi, manifestazioni, collaborazioni e sinergie che si vorrebbe attuare nei prossimi anni e che ruotano intorno ad un unico obiettivo: valorizzare il territorio. Il primo e più urgente appuntamento per i soci è l'assemblea di metà dicembre che dovrà andare a cambiare il nome dell’Associazione, aggiungendo “…e dei Sapori…”, perché è ormai chiaro che il progetto non può escludere le realtà gastronomiche del territorio che, insieme alle cantine, andranno a valorizzare e a dare quel “quid” in più per lo sviluppo di un progetto che vuole continuare nel tempo.