Bilancio A2A. A Brescia 55 milioni
Il cda della multiutility ha approvato ieri a Milano l'esercizio 2018. Dividendi record per i soci. Approvato anche il piano strategico 2019-2023 che porterà nel Bresciano investimenti per 700 milioni di euro nei settori energia, ciclo idrico e rifiuti
Si è riunito ieri a Milano il Consiglio di Amministrazione di A2A per l’approvazione del bilancio e della reazione finanziaria annuale al 31 dicembre scorso. Il 2018 per la multiutility si è chiuso con un utile netto di 344 milioni di euro, con una crescita del 17% rispetto all’anno precedente. Per A2A si tratta del miglior risultato realizzato dalla costituzione del gruppo. Il 2018 ha visto il gruppo portare a portato a termine il processo di aggregazione territoriale delle utilities di Como, Monza, Lecco, Sondrio e Varese
e consolidare la sua presenza nel settore fotovoltaico grazie all’acquisizione nell’anno di ulteriori impianti fotovoltaici. 500 milioni sono andati per gli investimenti, con una crescita dell’11% rispetto al 2017. Il bilancio record consente al gruppo un dividendo fra i soci pari a 7 centesimi per azione che per il Comune di Brescia significa qualcosa come 55 milioni di euro, con cui poter far fronte a quasi la metà delle risorse necessarie per il welfare cittadino.
Nel corso della stessa seduta il cda ha provveduto anche ad approvare il Piano Strategico 2019-2023, che costituisce un evoluzione di quello dello scorso anno. Completato il rilancio industriale con un nuovo approccio ai mercati energetici come operatore più green e fornitore di flessibilità per il sistema elettrico italiano; con il ruolo di leadership nel settore dei servizi ambientali, con focus sulla concreta realizzazione dei principi dell’economia circolare; con un modello di business progettato per offrire ai clienti finali servizi di elevata qualità e nuove soluzioni per rispondere ai nuovi bisogni del mercato; e con la riorganizzazione della gestione delle reti in ottica cross-business, in modo da renderle più smart ed affidabili; A2A ha messo mano a un nuovo piano strategico che si sviluppa lungo tre principali trend industriali: l’economia circolare, la transizione energetica e le soluzioni smart.
Sul fronte dell’economia circolare la crescita della multiutility nel settore dei servizi ambientali è incardinata all’interno del quadro regolatorio comunitario, in particolare il Pacchetto Europeo sull’Economia Circolare, che introduce diversi obiettivi lungo la catena del valore, dalla raccolta differenziata al recupero di materia. La nostra strategia è volta ad incoraggiare una migliore gestione dei rifiuti nei nostri territori, supportare il recupero di materia, e sviluppare il mercato delle materie prime seconde.
Per quanto riguarda, invece, la transizione energetica il percorso di sviluppo a lungo termine di A2A punta sulla decarbonizzazione, che prevede la dismissione degli impianti a carbone, il ruolo chiave degli impianti gas nel soddisfare la domanda di picco, una forte crescita delle energie rinnovabili, allineata agli obiettivi europei di riduzione delle emissioni di gas serra, e dell’efficienza energetica. Il nostro percorso è supportato dall’evoluzione tecnologica e di mercato, ad esempio grazie alla riduzione del costo dello storage di energia, del solare e dell’eolico.
Nel nuovo piano strategico approvato dal Cda si evidenzia, poi, l’adozione delle tecnologie digitali al fine di rendere i nostri business più efficienti, affidabili e sicuri per offriare alle municipalità e ai cittadini progetti di efficientamento energetico e mobilità sostenibile. Attraverso una strategia basata sulla decarbonizzazione e su una crescente elettrificazione dei consumi, A2A intende aprire la strada alla rivoluzione della e-mobility, recentemente supportata da incentivi nazionali e sostenuta dalle pubbliche amministrazioni locali.
Il piano approvato prevede nel triennio di riferimento investimenti complessivi per oltre 4 miliardi di euro per l’ottimizzazione dei servizi nel campo dell’energia, dei servizi idrici e del ciclo dei rifiuti. A Brescia arriveranno 700 milioni di euro destinati alla riconversione della centrale di via Lamarmora per la dismissione della caldaia a carbone e un intervento sul termoutilizzatore. La conclusione di questi lavori è prevista per il 2022.
Tra gli investimenti bresciani anche quelli per la realizzazione a Bedizzole di un impianto per lo smaltimento dei rifiuti organici e la loro trasformazione in biometano. Si tratta di un progetto ad oggi ancora fermo, in attesa di chiarimenti da parte del ministero dell’Ambiente. A godere dei finanziamenti bresciani sarà anche il ciclo idrico integrato con la costruzione di diversi depuratori, a partire da quello di Concesio con l’investimento di 26 milioni di euro. Tra le azioni del piano strategico figura anche la realizzazione nel Bresciano di 1.660 stazioni per la ricarica di auto elettriche.