Arte e bellezza via d’integrazione
Bellezza e arte come strumenti per costruire ponti tra diverse culture. È questo lo spirito che ha fatto da guida negli scorsi mesi alle passeggiate culturali per la città promosse da “FAI Ponte tra Culture”. Ad essere premiati, non solo per le fotografie ma anche per l’impegno dimostrato, sono stati tre giovani residenti al Centro Pampuri: Kham Pardel, Bakari Kouyaté e Khan Suneel
Bellezza e arte come strumenti per costruire ponti tra diverse culture. È questo lo spirito che ha fatto da guida negli scorsi mesi alle passeggiate culturali per la città promosse da “FAI Ponte tra Culture” e in collaborazione con Fondazione Brescia Musei. In linea con uno dei principi guida del FAI - l’educazione alla conoscenza dei beni culturali e ambientali - il progetto, volto a favorire l’integrazione dei cittadini di origine straniera, ha coinvolto anche giovani richiedenti asilo. “Per abitudini, costumi e credenze siamo diversi. Ma tutti siamo esseri umani. Dobbiamo conoscerci e costruire ponti”: queste le parole pronunciate da Giosi Archetti, ideatrice del progetto, nel pomeriggio di giovedì 7 marzo dal titolo “Cercando Enea” in una gremita White Room del Museo di Santa Giulia, con le premiazioni delle fotografie scattate durante le passeggiate.
Le immagini immortalano gli angoli più suggestivi della città come le rovine del Capitolium, la statua della Vittoria Alata, il Castello, il Museo delle Armi, le piazze, il Cimitero Vantiniano e alcune opere d’arte moderna. Posti che hanno colpito lo sguardo attento dei partecipanti, suscitando in loro ricordi e stupore. Ad essere premiati, non solo per le fotografie ma anche per l’impegno dimostrato, sono stati tre giovani residenti al Centro Pampuri: Kham Pardel, Bakari Kouyaté e Khan Suneel che, da primo classificato, ha ringraziato e spiegato come la Vittoria Alata gli avesse ricordato “un dolce angelo alato, come le ali che mi hanno fatto volare qua”. Attestati di partecipazione sono stati consegnati a tutti gli iscritti che, dopo le premiazioni, hanno festeggiato insieme.
Arte e bellezza diventano quindi via d’integrazione, occasione per conoscersi, sentirsi accolti e ponte d’incontro, soprattutto in un periodo dove per gli Enea contemporanei è facile scontrarsi con ostilità lungo il cammino.