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Brescia
di MASSIMO VENTURELLI 06 feb 2017 07:45

Arriva la pioggia, migliora l'aria

Con le precipitazioni del fine settimana i livelli di PM10 sono tornati sotto la soglia di allarme. Da questa mattina lo stop alle misure di contrasto adottate dal Comune. Legambiente chiede però misure strutturali e più efficaci

Venerdì, prima dell’inizio del week-end la decisione di  Palazzo Loggia: per contrastare l'inquinamento atmosferico, visti i superamenti della soglia di 70 microgrammi per sette giorni consecutivi, dal giorno successivo in città e in tutti i Comuni dell'agglomerato sarebbero entrate in vigore le limitazioni di secondo livello, previste dal protocollo regionale (un’estensione degli orari di divieto di circolazione per gli Euro 3 e il divieto di utilizzo di generatori di calore domestici alimentati a biomassa legnosa con prestazioni energetiche inferiori alla classe 4 stelle, invece che 3 stelle, misure che sarebbero andate ad assommarsi a quelle già in vigore).

Fortunatamente tra sabato e domenica è arrivata l’attesa pioggia su Brescia e provincia e, con questa, l’abbassamento dei livelli di PM10 sotto la soglia di 50 microgrammi per metro cubo d'aria per due giorni consecutivi. Di qui la scelta di sospendere, da oggi, tutte le limitazioni previste dal protocollo regionale. Per il momento, dunque, l’allarme è rientrato.

Sui picchi di inquinamento di città e provincia si è espressa nei giorni scorsi anche Legambiente che ha espresso le sue valutazioni nel corso di una conferenza stampa e a un successivo comunicato.  “I picchi di inquinamento atmosferico registrati a Brescia negli ultimi giorni – si legge nella nota diffusa -  impongono con sempre maggiore forza il tema delle misure da prendere per alleviare un problema anche sanitario che potrebbe avere conseguenze drammatiche sulla qualità della vita dei nostri figli”.

A conferma delle proprie preoccupazioni Legambiente ha ricordato anche i risultati dello studio Mapec-Life, finanziato dalla Comunità Europea e guidato dall’Università degli Studi di Brescia, che ha evidenziato gli effetti tossici e cancerogeni dell’esposizione a PM10 sulla parte di giovane della popolazione, i bambini tra i sei e gli otto anni.

Di qui il pressante invito che Legambiente Brescia ha rivolto a Comune e Regione perché mettano in campo azioni molto più incisive e innovative, investimenti e un programma di promozione e educazione alla mobilità a piedi, ciclistica e con i mezzi pubblici. “È necessario – continua il comunicato diffuso - inoltre che chi amministra la città e la Regione prenda atto della gravità della situazione e intraprenda finalmente una strada fatta di iniziative concrete e coerenti con l’obiettivo (che tutti a parole condividono) della riduzione drastica dell’inquinamento atmosferico”.

Legambiente non si è limitata a sollevare con forza il tema, ma lo ha anche corredato di proposte strutturali, a partire dalla forza maggiore da dare al Protocollo Regionale Aria, “palesemente insufficiente – afferma Legambiente Brescia - e inefficace anche solo per alleviare i picchi emissivi primari di questi giorni, che sono solo la metà delle emissioni complessive”. Regione Lombardia, la richiesta, dovrebbe applicare alle disposizioni carattere permanente, obbligatorietà e costanti verifiche per dispiegare qualche effetto.

Altre sono le proposte di Legambiente, misure immediate per contrastare con efficacia i giorni di pesante accumulo degli inquinanti: blocchi del traffico o almeno targhe alterne per i giorni feriali e senza deroghe; applicazione automatica per tutti i periodi di inversione termica del limite di 80 km/h sulla tangenziale sud e di 110 km/h sulle autostrade;  istituzione temporanea di aree di interdizione al traffico, soprattutto attorno agli edifici scolastici; controlli severi a presidio di tutte le misure emergenziali; sostituzione del polverino di carbone come combustibile nella centrale di via Lamarmora; serie politiche di sostegno e promozione della mobilità pedonale e ciclistica e in favore del trasporto pubblico,

E per ultimo, “un’accelerazione dell’iter di elaborazione del Piano urbano della mobilità sostenibile.

MASSIMO VENTURELLI 06 feb 2017 07:45