Arriva il treno Brescia-Montichiari
Presentato ieri in Loggia il collegamento previsto dal nuovo contratto di programma degli investimenti 2017-2021 di Rfi, la società del gruppo Ferrovie dello Stato che si occupato delle reti ferroviarie. 250 milioni di euro il costo dell'operazione
La notizia l’hanno data congiuntamente nel corso di una conferenza stampa Federico Manzoni, assessore alla Mobilità del Comune di Brescia, e il consigliere provinciale Diego Peli: “Lo schema del nuovo Contratto di Programma degli Investimenti 2017-2021 sulla rete ferroviaria di Rfi, la società del Gruppo Ferrovie dello Stato responsabile della rete ferrovia nazionale, approvato recentemente dal Cipel introduce la previsione del collegamento ferroviario Brescia-Montichiari, mediante adeguamento del nodo di Brescia e potenziamento del collegamento Brescia-San Zeno-Ghedi. Un investimento di complessivo 250 milioni di euro che consentirà un deciso miglioramento e potenziamento delle linee Brescia-Cremona e Brescia-Piadena-Parma e la connessione con l’importante bacino di Montichiari, attualmente non servito dalla ferrovia”.
Il collegamento ferroviario Brescia-Montichiari esce dal limbo e comincia a prendere forma. Il progetto “gode” anche della definitiva scomparsa da ogni progettazione dello “shunt che avrebbe dovuto portare direttamente l'Alta velocità in zona aeroporto. L’intervento infrastrutturale presentato da Manzoni e Peli prevede il raddoppio della ferrovia sul tratto Brescia-San Zeno ora a binario unico, l’elettrificazione della San Zeno-Ghedi ora a trazione diesel e la realizzazione ex novo di un raccordo a binario unico dalla stazione di Ghedi a Montichiari aeroporto e a Montichiari Fiera. Rfi avrebbe già pronto uno studio di fattibilità
Il Cipe ha detto sì al progetto bresciano, è stato ricordato in conferenza stampa, perché il collegamento ferroviario Brescia-Montichiari è stato ritenuto prioritario nel campo dei collegamenti regionali.
Manzoni e Peli, anche a nome di Comune e Broletto, hanno poi lanciato un appello ai parlamentari bresciani perché facciano lobby, attivandosi per sostenere la conclusione dell’iter approvativo del contratto di programma.
Non secondaria nel cammino del nuovo collegamento ferroviario, sarà però la sorte futura del D’Annunzio e anche della fiera di Montichiari. A 18 dalla sua conversione da militare a civile lo scalo monteclarense non è ancora riuscito a trovare una sua definitiva collocazione. Ogni iniziativa di lancio o di rilancio dell’infrastruttura ha incontrato difficoltà e ostacoli, nonostante la disponibilità e la buona volontà dichiarata, almeno a parole, dagli attori via via succedutisi sulla ribalta del D’Annunzio.
Anche il Centro Fiera, che in questi anni, come tutte le realtà del settore, ha conosciuto momenti di difficoltà, è alle prese con obblighi e adempimenti imposti dalla legge Madia sulle società partecipate che per il momento sembrano catalizzare le attenzioni del Comune e togliere un poco di attenzione al tema del rilancio.