Apindustria a Draghi: sì all'obbligo vaccinale
Da Pierluigi Cordua, presidente dell'associazione di via Lippi, l'invito al Premier perché adotti le azioni necessarie all’introduzione dell’obbligo vaccinale così da mettere in sicurezza socialità e ripresa economica
All’esecutivo guidato da Mario Draghi alle prese, con relative fibrillazioni e intemperanze nella maggioranza, con la discussione sull’estensione dell’obbligo del green pass dal mondo della scuola ad altri settori statali e del lavoro, arriva l’invito di Apindustria Confapi Brescia ad adottare le azioni necessarie all’introduzione dell’obbligo vaccinale così da mettere in sicurezza socialità e ripresa economica, indissolubilmente legate ed interdipendenti.
“È il momento della scelta, del coraggio e della responsabilità – afferma il presidente di Apindustria Confapi Brescia Pierluigi Cordua -. Come dimostrato dalla determinazione con cui abbiamo sostenuto la realizzazione di un centro vaccinale all’interno della nostra Associazione, crediamo fermamente che il vaccino sia l’unica via attualmente percorribile per superare l’emergenza sanitaria che ci ha travolti. Lo strumento del Green Pass previo tampone, benché determinante nell’attività di screening, non consegna le medesime garanzie di una copertura vaccinale”.
“Ci troviamo alla vigilia di un autunno che potrebbe assumere caratteristiche straordinarie per la nostra economia – continua Cordua -. Perché avvenga, le nostre imprese dovranno trovarsi nella piena condizione di lavorare e di progettare questo futuro avvincente. Senza sicurezza e salute sui luoghi di lavoro, il rischio che questa occasione sfumi è tangibile». La salute sul luogo di lavoro, inoltre, «è obbligo ed obiettivo di tutti i settori economici – continua Cordua - operanti in ogni filiera produttiva”.
Apindustria Confapi Brescia condivide con la linea espressa dal presidente Confapi Maurizio Casasco anche l’auspicio che tale obiettivo venga raggiunto in comunione di intenti con le parti sociali e le organizzazioni imprenditoriali, dando seguito alla proficua collaborazione già emersa nel corso delle precedenti fasi della pandemia. “Durante questa estate abbiamo constatato direttamente quanto le varianti rendano difficoltosa l’uscita dall’emergenza – conclude Cordua -. La vaccinazione obbligatoria garantirebbe indiscutibili risultati benefici immediati ma, parimenti determinante, ci metterebbe al riparo da rischi futuri ancora più drammatici, compresa la possibilità che ogni progresso acquisito venga vanificato. In quest’ottica, auspichiamo inoltre che i Paesi in via di sviluppo vengano supportati dalle organizzazioni sovranazionali attraverso rapide distribuzioni di dosi, combattendo così il virus su scala globale. Il dramma ha colpito tutti, in ogni angolo del nostro pianeta: allo stesso modo, assieme, dovremo uscirne”.
Come da proposta del presidente Casasco, inoltre, Apindustria Confapi Brescia si rende disponibile a supportare iniziative rivolte alle imprese e imperniate su una formazione specifica orientata a favorire conoscenze scientifiche, rispondendo al contempo a dubbi e timori dei lavoratori che ancora non hanno intrapreso un percorso vaccinale.