Andi per sconfiggere il tumore al cavo orale
Con una pandemia ancora alle porte e la sconsolante certezza che molte patologie come il cancro orale siano state trascurate, ritorna anche a Brescia, così come in numerose piazze italiane, l’Oral Cancer Day, iniziativa promossa dalla Fondazione Andi Onlus per diffondere la cultura della diagnosi precoce e, quindi, salvare la vita a molti pazienti.
Andi Brescia allestirà un gazebo informativo sabato 14 maggio, dalle 9 alle 13, in Piazza Vittoria, in zona adiacente all’accesso della metropolitana, dove i cittadini potranno ritirare materiale informativo. Per prenotare una visita di controllo gratuita, invece, dal 16 maggio al 17 giugno potranno cercare i dentisti Andi che aderiscono all’iniziativa “Oral cancer day” chiamando il numero verde 800 058 444 o cercando sul sito www.oralcancerday.it.
Una percentuale bassissima di popolazione ha fatto registrare la consapevolezza, a seguito di un’indagine mondiale, dell’esistenza del tumore orale. Con questo termine, si accomunano tutti i tumori del distretto orale, costituto da labbra, lingua, palato e guance. La sede più frequente è a livello della lingua e si tratta per il 90% di carcinomi, ovvero tumori che colpiscono il tessuto che avvolge la cavità orale (epitelio), in minor percentuale adenocarcinomi, ovvero provenienti dalle ghiandole salivari maggiori e minori. In Italia, si registrano circa 8000 nuovi casi all’anno e quasi 3000 decessi, rappresentando circa il 5% dei tumori nel sesso maschile e l’1% in quello femminile, con una mortalità in completa contro tendenza rispetto a tutte le altre forme tumorali nonostantei progressi terapeutici degli ultimi cinquant’anni. Perché questo? È presto detto: assenza didiagnosi precoce, proprio per la forte mancanza di conoscenza del problema e dei fattoriscatenanti. Fumo, alcool, cattiva igiene orale, infezioni e traumatismi causati da denti fratturati o recanti otturazioni e protesi odontoiatriche incongrue sono le cause predisponenti. In particolare, fumo e alcool, specialmente se associati per lungo tempo, rappresentano una miscela esplosiva che caratterizza la quasi totalità dei fattori che portano all’insorgenza dei tumori orali. Da qui, la comprensione del perché si stia determinando una rapida evoluzione fra la popolazione giovanile, oggi dedita al tabagismo e al consumo di bevande alcooliche molto più di un tempo. La sconsiderata moda nei giovani di bere in particolare bevande fortemente alcooliche, unitamente al fumo, è altresì la riprova della costante diminuzione dell’età media dei colpiti. Se un tempo infatti tale forma di tumore aveva insorgenza intorno alla sesta decade di vita, oggi si assiste ad una vertiginosa discesa, specialmente nelle aree ad alta industrializzazione europea.
Come migliorare la percezione del problema e come effettuare una funzionale prevenzione? Dal 2010, il mondo odontoiatrico e, in particolare, i dentisti Andi hanno lanciato la sfida della diagnosi precoce di questa patologia e, così come con la patologia cariosa, si è pensato ad un’azione di prevenzione primaria e secondaria con la consapevolezza che il dentista, per specifica cultura ecapillarizzazione sul territorio, è una delle figure fondamentali insieme agli otorinolaringoiatri per combattere una patologia altamente invalidante anche quando vinta, a causa di costi biologici emutilazioni socialmente inaccettabili. Un tumore invece fortemente riducibile, con la sempliceattenzione agli stili di vita che propongono la moderazione e l’attenzione agli eccessi, una alimentazione più sana con una dieta bilanciata, un modesto uso di alcoolici e l’astensione dal fumo o, laddove proprio non ci si riesca, non superare le dieci sigarette al giorno. La figura dell’odontoiatra si rivela perciò fondamentale, poiché le lesioni iniziali del cancro orale sono piccole e indolori; perciò, si ritiene che recandosi almeno una volta all’anno, o meglio ancora semestralmente, dal proprio dentista si possa far coincidere l’igiene orale e la prevenzione della carie e della malattia parodontale con questa importantissima occasione di diagnosi precoce. Una seduta semestrale dal dentista quindi, meglio se preparato e aggiornato sulla materia (i soci Andi hanno un costante aggiornamento, anche online, sulle evoluzioni diagnostiche), con la possibilità poi di inviare i casi sospetti presso gli ambulatori nelle sedi ad alta eccellenza per una indagine più approfondita e per le possibili terapie.
Il circuito Andi è fatto di circa 27.000 dentisti in Italia, ben700 solo in provincia di Brescia. Ricordiamo che qualsiasi tumore orale diagnosticato in fase iniziale ha quasi il 99% di probabilità di guarigione con un intervento estremamente conservativo, mentre in fase ormai avanzata abbiamo l’80% di mortalità e, come già sottolineato, anche laddove si vinca la sfida ampie aree di cavità orale, lingua e distretti facciali, occhio compreso, spesso devono essere ampiamente ricostruiti con conseguente impossibilità di relazioni sociali serene. Tutto questo si potrebbe evitare dedicando 5 minuti, due volte l’anno, per una visita preventiva dal proprio dentista.