Amministrare consapevolmente
La XIV edizione della Scuola San Benedetto è ai blocchi di partenza. Il nuovo corso si articolerà in 10 lezioni, dal 13 gennaio al 4 maggio 2020. Aperte le iscrizioni
Cambia il nome della realtà promotrice ma rimane immutata la qualità della proposta formativa che rinnova la tradizione iniziata nel 2005, quando Graziano Tarantini decise di dar vita alla Fondazione San Benedetto. La XIV edizione della Scuola San Benedetto è ai blocchi di partenza. L'omonima e neocostituita Associazione Centro Studi raccoglie il testimone di una delle esperienze più fortunate nell'ambito della formazione politica. Questi i nomi dei soci fondatori: Marco Nicolai (Presidente), Roberto Franzoni (Tesoriere e Coordinatore didattico), Emanuele Busi (Segretario), Augusto Bosco, Mara Antonella Colonello, Tiziano Marino, Isabella Nodari, Manolo Salvi, Paolo Scalco, Robertino Stamera e Sergio Zucchetti. Sono sufficienti i numeri per comprendere la portata dell'esperienza. In 15 anni si sono articolati in questo percorso, frequentato da 1.500 iscritti, 55 docenti e 85 testimonial, fra giudici costituzionali, rettori universitari, economisti, genearal manager, sociologi e giornalisti.
"Nel 2006 inauguravamo il nuovo ciclo di lezioni della Scuola di Sussidiarietà, l'elemento fondativo - ha sottolineato il presidente Marco Nicolai -. Allora il contesto politico era completamente diverso". Ha ancora senso parlare di formazione politica ed educazione civica? "Facciamo battaglie sul sistema pensionistico, fino a far cadere i governi, mentre il 43% degli italiani - continua Nicolai - non sa distinguere la differenza fra un sistema retributivo e uno contributivo. Siamo assillati quotidianamente dallo Spread, giudicando i governi dal suo andamento, quando solo il 7% degli italiani ne conosce il significato. Quindi il 7% della popolazione sa che il suo destino è legato a questo acronimo, la percentuale restante non sa cosa sia. In questo quadro soltanto il 30% della cittadinanza sa riconoscere le fake news". Guardando alla classe dirigente le cose non vanno meglio: "Negli ultimi tempi - ricorda il presidente - abbiamo avuto 8 ministri non laureati. E' evidente la necessità di avere ambiti formativi. Per questo anche noi pensiamo di poter dare il nostro piccolo contributo".
"Amministrazione consapevole" è il titolo - e non a caso - del nuovo corso che si articolerà in 10 lezioni, dal 13 gennaio (il primo relatore è Alessandro Colombo, direttore dell'Accademia di Formazione per il servizio sociosanitario lombardo) al 4 maggio 2020 (chiude il ciclo Marco Bertocchi, esperto in Programmazione controllo e contabilità nel settore pubblico). E' previsto un numero massimo di 50 partecipanti attesi nella storica sede di Borgo Pietro Wührer, 123. "Anche quest'anno - ha affermato Roberto Franzoni - il nostro obiettivo è coinvolgere quanti hanno interesse ad approfondire il tema dell'amministrazione locale: tra questi gli amministratori, chi lavora in enti partecipati, chi opera nel Terzo settore. Guardiamo a tutte quelle persone interessate a vivere un'amministrazione consapevole".
Guidare la macchina amministrativa, con tutti i suoi gangli, non è semplice: "Vogliamo essere un punto di riferimento - ha chiosato Emanuele Busi - anche per gli amministratori del territorio. Il Centro studi sarà un luogo dove potersi incontrare, approfondendo le varie tematiche dell'Amminsitrazione pubblica, avendo coscienza di cosa significhi gestire il bene comune, entrandone nella complessità. E' questa la nostra sfida".
Per iscriversi al corso è necessario scaricare l'apposito modulo presente sul sito www.fondazionesanbenedetto.it o scrivere a info@centrostudisanbenedetto.it.