Alla scuola dei fratelli
Mons. Faustinoni, nuovo parroco di Sant'Alessandro e San Lorenzo in città, si presenta alle nuove comunità
Don Oliviero, cosa ha imparato in questi 37 anni di ministero sacerdotale?
Ho imparato tantissimo. Quando penso ai miei primi passi a Toscolano Maderno, quel che potevo dare era di gran lunga molto meno rispetto a quello che ho ricevuto. Però mi hanno sempre sostenuto la consapevolezza e la grazia di aver ricevuto un grande dono dal Signore: il dono della vocazione e la consacrazione del sacerdozio. Ho camminato con semplicità, senza mai fare progetti macroscopici ma mi sono messo in ascolto con i criteri della comunione, dell’amore e della fraternità. Mi sono messo alla scuola del Signore e alla scuola dei fratelli.
Lei è responsabile, dal 2008, del servizio per i nuovi movimenti religiosi. Di cosa si tratta?
Parliamo di nuove forme di spiritualità o pratiche religiose che non sono da considerare vere e proprie religioni ma dei movimenti che sono sempre alternativi alla fede cristiana poiché propongono un’idea di Dio, un’idea dell’uomo, che è completamente antitetica rispetto all’idea di Dio che viene dal Vangelo o dalle Sacre Scritture. Sono dei movimenti che provengono da esperienze di spiritualità orientale o di spiritualità estremamente occidentale rispetto a noi (gli Stati Uniti o il Sud America), oppure da movimenti salutisti; cercano l’equilibrio della salute del corpo mettendolo in comunicazione con delle forme d’energia non molto definite. Queste realtà si mescolano e generano nelle persone una sorta di forme di coesistenza tra una pratica di fede, appresa fin da ragazzi, e una forma nuova dove si aggiungono anche pratiche di questo genere, forme cioè dette di sincretismo: si portano insieme, infatti, manifestazioni diverse di spiritualità. Ma questo è proprio il pericolo: la fede cristiana viene con questa modalità minata alla sua radice. Per fare un esempio che può essere più calzante, di questi giorni, mi riferisco alle pratiche o forme pseudomagiche o simili ingenerate con l’aver inserito, ma non è un solo fatto consumistico, la festa di Halloween.
Secondo lei perché questi nuovi movimenti religiosi hanno fatto breccia anche nella nostra società? Anche per una mancata conoscenza approfondita del cristianesimo come religione rivelata?
Queste nuove forme si innestano, trovano degli spazi vuoti, delle smagliature nel cammino delle comunità cristiane e nella fede della persone semplicemente perché c’è una carenza di approfondimento della nostra stessa fede. Le forme pietistiche o di religiosità non molto chiare sono passate di moda ma non sono state sostituite; la fede delle persone normali a un certo punto ha bisogno, però, delle ricadute pratiche, laddove non ci sono queste ricadute la persona tende a costruirsi una religione fai da te, io usavo chiamarla generalmente una religione supermercato dove uno va col carrello, passa per i vari settori e toglie dagli scaffali quello che gli serve. Per cui si costruisce una forma di religiosità che è lontana anni luce dalla pratica della fede cristiana: divento io il centro, esercito io un libero arbitrio esasperato con il quale sono io che costruisco una mia religione personale.
Lei è anche segretario del collegio degli esorcisti, l’occasione è anche propizia per parlare del diavolo, una presenza di cui spesso non facciamo menzione, un po’ per paura...
È un tema molto lungo, che sarebbe da sviscerare nei suoi dettagli, non si può liquidare con poche battute. Però diciamo che al di là di quello che può sembrare, l’uomo efficiente e tecnologico che ha saputo superarsi in tante modalità bollandole come forme di superstizione, in realtà è molto più superstizioso del passato. Oggi in quest’uomo si innestano facilmente quelle forme di magia e occultismo. Penso agli oroscopi, alla lettura della mano, alle previsioni sul futuro e sul tempo, il ricorrere di queste pratiche innestano una sorta di porta che si può aprire verso il mondo dell’occulto; dietro ciò che non è chiarezza, che è confusione, che è per sua natura menzogna, si innesta subito lo spirito del male, il demonio, colui che per sua natura è il divisore che tende ad allontanarci e a distaccarci da Dio che è la verità, la luce dei nostri passi. In questo modo il demonio va a insinuarsi, creando dei veri drammi nelle persone, a livello di relazione con gli altri, problemi in famiglia, problemi di salute. Il ricorso al sacerdote esorcista è prevalentemente un ricorso che nasce dalla necessità della persona di essere ascoltata: ha bisogno di confidarsi, di aprirsi e di avere una parola di aiuto e di conforto e, laddove serve, di ricevere la liberazione che viene da Dio e che la Chiesa ha ricevuto per mandato.