Aiuti all'agricoltura contro i dazi Usa
Le misure dell'amministrazione Trump che entreranno in vigore il 18 ottobre prossimo rischiano di avere pesanti conseguenze anche sull'agroalimentare bresciano e lombardo. L'assessore regionale Rolfi chiede al governo di tutelare il made in Italy. Il presidente nazionale di Coldiretti Prandini soddisfatto perché l'esecutivo ha accolto la proposta di aiuti compensativi alle imprese colpite dai daz
“I dazi americani sui prodotti italiani avranno un effetto nocivo per le imprese agricole”. È questo il grido d’allarme lanciato ieri da Fabio Rolfi, assessore regionale all'Agricoltura, alimentazione e sistemi verdi nel corso della cerimonia di inaugurazione della nuova sede di Confagricoltura Lombardia a Milano. Rolfi ha anche ricordato alcuni numeri dell’export agroalimentare lombardo verso gli Stati Uniti. Quello del latte e derivati vale 46 milioni di euro, quello della carne 32 milioni e quello del riso 5,5 milioni.
Alla luce del via libera dato nei giorni scorsi dal Wto all’introduzione di dazi su formaggi e insaccati, il danno per le imprese lombarde potrebbe essere pesante, di qui la richiesta di Rolfi al Governo, “perché tuteli il Made in Italy e i nostri agricoltori, sottraendo il più possibile dal negoziato il nostro agroalimentare, che non c'entra nulla con la vicenda Airbus (con gli aiuti concessi dall’Ue che hanno scatenato la reazione Usa e dato il via alla questione dazi, ndr).
Da parte sua l’esecutivo, come ricorda il una nota il presidente Ettore Prandini, ha accolto la proposta avanzata da Coldiretti di attivare, magari proprio in sede Ue, aiuti compensativi per azzerare l'effetto dei dazi americani su alcuni prodotti agroalimentari Made in Italy. In questo modo, ricorda ancora il presidente nazionale, sarà possibile contenere gli effetti negativi della nuova “black list” del Dipartimento del Commercio statunitense (USTR) che entrerà in vigore il 18 ottobre, con dazi del 25% sul Made in Italy venduto negli Usa, dal Parmigiano Reggiano al Grana Padano ma anche altri prodotti lattiero caseari, crostacei, molluschi agrumi, succhi e liquori.
“È importante intervenire subito con risorse adeguate per sostenere le imprese colpite dai dazi ed evitare la perdita di competitività sul mercato americano a vantaggio dei Paesi concorrenti” ha concluso Prandini nel sottolineare che “ora è anche necessario aprire subito la trattativa a livello comunitario e nazionale dove una buona premessa al confronto sono le importanti relazioni con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump che ha saputo costruire il premier Giuseppe Conte”