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Brescia
di VITTORIO BERTONI 02 apr 2025 16:25

AI e settore sanitario: quale sinergia?

L'integrazione dei dati e l'utilizzo dell'intelligenza artificiale nel settore sanitario stanno trasformando profondamente l'assistenza medica, offrendo sia opportunità significative che presentando sfide rilevanti per operatori e pazienti. I dati sanitari rappresentano una risorsa fondamentale per migliorare la qualità delle cure e ottimizzare l'efficienza dei sistemi sanitari. Tuttavia, per sfruttare appieno il potenziale dei dati sanitari, è essenziale garantire la loro qualità, standardizzazione e interoperabilità tra diversi sistemi e istituzioni. Inoltre, la protezione della privacy e la sicurezza delle informazioni sono aspetti cruciali da affrontare. Questi e altri temi sono stati affrontati da Andrea Carobene, fisico, formatore, esperto di AI, nel corso di un incontro organizzato da “H+ Valore alla sanità”, piattaforma per valorizzare il mondo dei servizi sanitari e sociosanitari bresciani creata da Vincenzo Lanzoni.

“L'utilizzo di diverse forme di AI – spiega Lanzoni – comporta una serie di adempimenti che investono tutta la filiera della sanità. A maggio daremo vita ad una attività di formazione specifica che metteremo a disposizione degli enti erogatori”. L’introduzione dell'AI in sanità non può prescindere da un percorso di formazione mirato sia per gli operatori sia per i pazienti. “È importante parlare di AI in sanità - afferma Carobene – perchè l'AI rimodella il nostro mondo con la trasformazione digitale in atto in tutti i settori, crea un vantaggio competitivo dal punto di vista dell'efficienza e della qualità per chi sa implementarla e ha un impatto crescente su tutta la filiera perchè rivoluziona diagnosi, cura e assistenza”. Dal 2 febbraio è entrato in vigore l'AI Act, il regolamento dell'Unione Europea che stabilisce un quadro normativo per il suo utilizzo. L'obiettivo è garantire che l'AI sia sviluppata e utilizzata in modo sicuro, trasparente e responsabile. “È quindi diventato un obbligo parlare di AI in quanto fornitori e deployer dei sistemi AI devono adottare misure atte a garantire un livello sufficiente di alfabetizzazione del loro personale”.

Big data e AI stanno già accompagnando l'evoluzione tecnologica in sanità. “Basti pensare a quello che in passato erano la gestione manuale e le cartelle cartacee e alla presente digitalizzazione e telemedicina. Il futuro ci porterà l'AI predittiva e l'assistenza personalizzata”. Alcuni esempi concreti fanno già capire in che direzione stiamo andando. “Sono stati creati modelli di previsione per le operazioni chirurgiche sul cranio e sistemi di previsione sulla salute mentale. Alcuni linguaggi vengono utilizzati come sostegno nelle relazioni, come assistenti virtuali per l'accompagnamento dei pazienti”. Quale può essere l'implementazione pratica dell'AI in campo sanitario? “Innanzitutto occorre valutare i bisogni - conclude Carobene – identificando le aree di intervento, poi selezionare gli strumenti utilizzando piattaforme adatte al contesto, infine integrare nei flussi di lavoro. Tutti questi elementi devono essere supportati dalla formazione che sviluppi le competenze del personale”.

VITTORIO BERTONI 02 apr 2025 16:25

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