A scuola di ambiente
Sulla scorta del magistero di papa Francesco, l’Istituto Santa Maria degli Angeli ha deciso di impegnare le proprie risorse per garantire agli alunni spazi e ambienti legati alla natura e alla cura del creato
L’Istituto Santa Maria degli Angeli di Brescia prende alla lettera il messaggio che papa Francesco ha diffuso sul tema del villaggio dell’educazione: “Per educare un bambino serve un intero villaggio, un villaggio dell’educazione dove nella diversità si condivida l’impegno di generare una rete di relazioni umane e aperte”.
Spazi. L’Istituto ha deciso di impegnare le proprie risorse per garantire ai propri alunni, spazi e ambienti legati alla natura, alla cura del creato, alla formazione e alla pedagogia. 550 allievi suddivisi in 3 segmenti scolastici: scuola dell’infanzia con 5 sezioni eterogenee, scuola primaria con 11 classi e scuola secondaria con 6 classi. Oltre ai 50 docenti dell’Istituto, la scuola conta anche esperti di teatro e psicomotricità.
Lavori. I lavori che hanno coinvolto Santa Maria degli Angeli questa estate, hanno portato all’inaugurazione di 2 nuove palestre, un laboratorio di scienze, un’aula di musica, la rivisitazione delle aule di inglese, spagnolo e matematica, una nuova sala mensa per 100 alunni, portando inoltre a compimento impianti elettrici di riscaldamento e idraulici. Tra i progetti messi in campo: “Amici animali”, attivato quest’anno per la scuola dell’infanzia in collaborazione con la Cooperativa Scalabrini Bonomelli, un secondo progetto che vede protagonista l’orto didattico e che impegna i bambini in un sempre più stretto contatto con la natura, il laboratorio di filosofia per insegnare alle giovani generazioni su come riflettere sul proprio cammino. Infine per la scuola secondaria il superamento della classica aula, approdando ad un modello di didattica per ambienti in cui il set cambia a seconda dell’attività in cui è possibile una didattica flessibile e collaborativa.
Per l’occasione, il vescovo di Brescia Pierantonio Tremolada ha fatto visita ai ragazzi dell’Istituto che lo hanno accolto tra canti e colori: su una delle vetrate è stato disegnato un albero, frutto della creatività dei ragazzi. Anche il pastore della Diocesi si è sporcato le mani con colori e pitture per lasciare la propria impronta come una foglia in quest’opera che racconta la comunità scolastica che da anni forma nuove generazioni.