400milioni per l'aria bresciana
In dieci anni ammonterebbe a 400 milioni di euro l'investimento per la riduzione dell'inquinamento nel Bresciano. La qualità dell’aria è fortemente condizionata dalle avverse condizioni meteorologiche e dai processi di rilascio, formazione, trasporto ed accumulo degli inquinanti
L’Università degli Studi di Brescia e il gruppo A2A hanno siglato nel 2015 una Convenzione Quadro per la collaborazione scientifica finalizzata allo studio della salute e alla promozione del benessere delle persone e dell’ambiente, inquadrata nel contesto del progetto strategicodi Ateneo Health & Wealth, allo scopo di incentivare la convergenza di competenzemultidisciplinari sulle questioni ambiente e salute.In questo contesto, A2A Ambiente (società del gruppo A2A) e RAMET hanno promosso l’effettuazione di uno studio per la valutazione integrata dell’inquinamento atmosferico nel bacino padano e nel territorio bresciano.
L’inquinamento atmosferico è infatti uno dei maggiori problemi ambientali in queste aree, dove la qualità dell’aria è fortemente condizionata dalle avverse condizioni meteorologiche edai processi di rilascio, formazione, trasporto ed accumulo degli inquinanti.
L'aria del Bresciano risulta malata e l'investimento per la riduzione dell'inquinamento ammonterebbe a 40 milioni di euro in dieci anni.