1 miliardo di euro di Social Bond
UBI Banca, per prima in Italia, ha creato e lanciato obbligazioni solidali che uniscono investimento e solidarietà. In sette anni erogati 4,8 milioni in liberalità e attivati plafond per finanziamenti a condizioni agevolate per 21 milioni
UBI Banca annuncia il superamento di 1 miliardo di euro collocato tramite Social Bond, il prestito obbligazionario solidale che dal 2012 arricchisce l’offerta commerciale del gruppo con un prodotto che ha innovato il settore bancario e ha contribuito a introdurre un approccio specifico legato al Terzo Settore e all’economia civile.
I Social Bond sono prestiti obbligazionari che offrono al sottoscrittore l’opportunità di ottenere un ritorno sull’investimento paragonabile a quanto offerto dalla banca su investimenti analoghi e, nello stesso tempo, di contribuire al sostegno di iniziative di rilevante valenza sociale. Al termine del collocamento la Banca devolve una quota predefinita dell’importo raccolto a supporto di tali progetti, per lo più promossi da organizzazioni non profit, oppure destina l’ammontare collocato all’erogazione di finanziamenti a condizioni competitive per contribuire allo sviluppo sul territorio di iniziative di imprenditorialità sociale.
“Siamo arrivati a questo risultato con una magnifica capacità di analisi dei bisogni del contesto sociale del Paese: oggi coniugare solidarietà e profitto non solo è possibile, ma necessario. Sono 91 i progetti ad impatto sociale che abbiamo sostenuto con i social bond e sono oltre 100.000 i beneficiari diretti dei progetti stessi” - afferma Letizia Moratti, presidente del Consiglio di Gestione di UBI Banca – “In particolare, la raccolta ha consentito erogazioni liberali per quasi 5 milioni di euro e lo stanziamento di plafond per finanziamenti destinati alle imprese sociali a condizioni agevolate che superano i 21 milioni. E tutto questo è stato possibile anche grazie agli oltre 36.000 clienti della banca che li hanno sottoscritti. Del resto, i social bond sono caratterizzati da un doppio valore: da un lato offrono ai risparmiatori un ritorno sull’investimento e, dall’altro, consentono loro di contribuire al sostegno di progetti di valore per le nostre Comunità”.
Nel territorio della Macro Area Territoriale Brescia e Nord Est nel corso degli anni sono stati collocati in esclusiva 33 social bond, per un collocato di oltre 240 milioni di euro che ha consentito erogazioni liberali peri a oltre 1,2 milioni.
Stefano V. Kuhn, Direttore della Macro Area Territoriale Brescia e Nord Est di UBI Banca, dichiara “A Brescia nel 2012, in un momento di generale difficoltà, fu presentato il primo Social Bond emesso dal Gruppo UBI Banca che consentì alla nostra Banca di devolvere un contributo di Euro 100.000 a supporto dell’attività del reparto di Oncoematologia Pediatrica degli Spedali Civili di Brescia, una vera e propria eccellenza nel panorama sanitario nazionale. Questo primo Social Bond, dedicato agli Spedali Civili, fu collocato in soli 2 giorni, a testimonianza della generosità dei bresciani e della costante attenzione del nostro Istituto a sostegno di primarie realtà territoriali, che generano valore sociale, favorendo la creazione e lo sviluppo del bene comune”.
Ezio Belleri, Direttore Generale A.S.S.T. Spedali Civili di Brescia ha aggiunto “E’ con viva riconoscenza che ringrazio UBI Banca nella persona del Direttore della Macro Area Territoriale Brescia e Nord Est Stefano Kuhn, per l’attenzione e la sensibilità costantemente riservate agli Spedali Civili di Brescia, confermate anche dall’aver pensato alla nostra struttura quando si è trattato di individuare il primo beneficiario di uno strumento solidale ed innovativo come il Social Bond, che ha consentito di realizzare un importantissimo progetto nell’ambito dell’Unità Operativa di Oncoematologia Pediatrica”.
I beneficiari, gli obiettivi e la misurazione del risultato
I contributi devoluti a titolo di liberalità hanno permesso di supportare 48 istituzioni operanti nei settori dell’assistenza e solidarietà, 28 enti operanti nel campo delle infrastrutture e servizi di pubblica utilità, 12 università o centri di ricerca, e tre operatori per lo sviluppo economico-territoriale.
Le organizzazioni che possono beneficiarie dei Social bond UBI Comunità sono realtà significative nei propri territori di riferimento, con una buona capacità di mobilitazione degli stakeholder delle comunità locali di riferimento, e si distinguono per efficienza gestionale e impatto sociale prodotto. Con riferimento ai Social bond che prevedono l’erogazione di finanziamenti, ai destinatari sono richiesti anche stabilità di cash flow e adeguato merito creditizio.
Gli obiettivi sociali perseguiti tramite Social Bond sono declinabili in funzione delle due differenti tipologie: i Social Bond grant based prevedono la devoluzione, a titolo di liberalità ad associazioni, fondazioni, università, ospedali o altre realtà a valenza sociale, di una quota predefinita dell’ammontare ricavato dai titoli collocati attraverso i prestiti obbligazionari. Mediante questa tipologia di strumenti finanziari la Banca si propone anche di generare nuove partnership tra pubblico, privato e privato sociale per generare valore per i territori di riferimento.
I prestiti obbligazionari che prevedono l’utilizzo dell’ammontare collocato per l’erogazione di finanziamenti (loan based) contribuiscono allo sviluppo di forme di imprenditorialità sociale.
Entrambi i tipi di Social Bond hanno dimostrato di poter sostenere efficacemente, a fronte della strutturale contrazione delle risorse pubbliche disponibili e dell’ampliamento della gamma dei bisogni sociali, la capacità delle cooperative e imprese sociali di concorrere a completare l’offerta di beni e servizi di pubblica utilità.
Dal 2015, inoltre, l’impatto sociale generato dai progetti sostenuti tramite i Social Bond viene misurato tramite lo SRoI-Social Return on Investment. Lo SROI ha l’obiettivo di quantificare, in termini economici, il valore sociale o ambientale generato da un progetto, un’iniziativa, un’organizzazione sociale. Un’analisi SROI mira a “catturare”, in forma monetaria, il valore di una vasta gamma di risultati attesi o generati, aggiungendo un indice numerico al rendiconto di come un’organizzazione crea valore per determinate categorie di interlocutori (stakeholder), dai beneficiari diretti alla comunità locale, dalle istituzioni pubbliche ai sostenitori. Lo SROI valuta il cambiamento, adottando la prospettiva delle persone e delle organizzazioni che ne beneficiano o vi contribuiscono.
La scelta dei risparmiatori che unisce obiettivi individuali e finalità di benessere collettivo. I Social bond UBI Comunità rappresentano per gli investitori un’opportunità di investimento ulteriore rispetto agli strumenti tradizionalmente disponibili sul mercato (prestiti obbligazionari non finalizzati e fondi etici): incontrano l’aspettativa di un numero sempre crescente di risparmiatori privati di coniugare, nelle proprie scelte di investimento, obiettivi economici individuali con quelli valoriali di interesse generale, contribuendo alla realizzazione di progetti che creano valore per la società e favoriscono lo sviluppo del bene comune. Nel momento in cui sottoscrive obbligazioni solidali, il risparmiatore infatti orienta risorse finanziarie a favore di iniziative meritorie o verso lo sviluppo di imprese che erogano servizi alla persona e alle comunità. Le obbligazioni solidali rappresentano dunque per il non profit uno strumento alternativo di raccolta fondi e finanziamento, utile per aumentare l’indispensabile autonomia di un comparto sempre più rilevante in Italia a livello sia sociale che economico.