Umberto Eco: la Biblioteca del Mondo
La scorsa settimana, Davide Ferrario ha presentato nell’Aula Magna dell’Accademia SantaGiulia il suo docu-film "Umberto Eco: la Biblioteca del Mondo", un'opera cinematografica dedicata alle passioni del professor Eco, uno dei più importanti saggisti, scrittori, filosofi e linguisti del nostro tempo.
Davanti a docenti e studenti dell’Ateneo bresciano, il regista ha condiviso la sua esperienza, partendo dal racconto del suo primo incontro con Umberto Eco e delle riprese iconiche effettuate nel 2015 - un anno prima della sua scomparsa - tra le scaffalature della sua immensa biblioteca personale nella casa a Milano, composta da circa 50.000 volumi, definita dal professor Eco stesso "semiologica, curiosa, lunatica, magica e pneumatica." Migliaia e migliaia di libri certosinamente raccolti, conservati e consultati. Talmente catturato da questa passione, il professor Eco aveva organizzato e archiviato due biblioteche parallele: una contemporanea con oltre 30.000 volumi e una, rarissima e quasi "esoterica e iniziatica", con testi antichi, molti dei quali sorprendenti per argomenti, trattazioni e illustrazioni.
Durante l’incontro, dai racconti del regista, emerge come il docu-film non sia dedicato solo ai libri, ma sia un omaggio alla straordinaria erudizione del professor Eco e, allo stesso tempo, alla sua ironia e sagacia, che si manifestavano prima di tutto nell’uso del linguaggio. Uno stile che si unisce alla capacità di anticipare molti dei temi che oggi sono al centro del dibattito della cultura visuale e del tecno-umanesimo, primi fra tutti il rapporto fra libri e digitalizzazione, fra scrittura sulla rete ed editoria classica.
Considerato uno dei più acuti e originali registi italiani contemporanei, Davide Ferrario (classe 1956) ha incontrato gli studenti dell’Accademia di Belle Arti SantaGiulia di Brescia per condividere con loro le riflessioni e i valori di Umberto Eco, mostrando come sono stati comunicati al grande pubblico attraverso video, musica e immagini.
Così il regista ha ricordato l’avvio del progetto del film: “Nell’estate 2021 la famiglia Eco mi ha chiesto di realizzare un film sulla biblioteca, che naturalmente è anche un omaggio e un ricordo del suo proprietario e ‘coltivatore’. Uso questo termine perché Eco stesso ha più volte definito la biblioteca come una cosa viva, e i libri la ‘memoria vegetale’ dell’umanità. La sua non è solo una collezione di volumi, anche nella ricchissima sezione dei libri antichi, ma una vera e propria miniera di storie e suggestioni, che sono quelle che finiscono poi nei suoi romanzi.”
"Umberto Eco: la Biblioteca del Mondo" è una produzione Rossofuoco, in collaborazione con Rai Cinema, con il sostegno del Ministero della Cultura (Direzione Generale Cinema e Audiovisivo) e di Film Commission Torino - Piemonte Doc Film Fund, e con il contributo di RaMo Spa e della scuola di scrittura Belleville.