Piazza Loggia raccontata dagli studenti del DAMS
“Se la memoria non la traduci in un futuro, alla fine riposa in pace. Ho colto questo bisogno di costruire guardando avanti” commenta Piergiorgio Vittorini, avvocato penalista del Foro di Brescia, nei confronti del film documentario “1974. La strage di Brescia”.
Il lungometraggio, realizzato da un gruppo di studenti del Corso di laurea DAMS dell’Università Cattolica, racconta il 28 maggio, attraverso immagini storiche e vivide testimonianze attuali di chi, direttamente o indirettamente, ha vissuto questo terribile evento. Come afferma il regista Carlo Porteri, il focus è sulla strage, ma si allarga all’ambiente politico bresciano degli anni ‘70 nonché ai moti del ’68, riflettendo sulle cause, sull’eredità e i valori, raccontati dai tanti punti di vista, testimoni diretti o indiretti. Viene affrontato anche il caotico iter giudiziario, ad oggi ancora non del tutto chiaro, tramite le testimonianze del sopracitato Vittorini - all’epoca dei fatti legale della Famiglia Bazoli - e l’impatto che l’evento causò e che ancora oggi grava sulla coscienza cittadina.
L’idea del documentario è nata spontaneamente dalla mente degli studenti a seguito di un’intervista a Manlio Milani, presidente dell’associazione Casa della Memoria. I giovani sono stati supportati nel lavoro dai loro stessi professori e da alcune realtà del territorio quali il Comune di Brescia, l’Associazione Casa della Memoria, la Fondazione Luigi Micheletti e la Fondazione Clementina Calzari Trebeschi. Le musiche invece sono ad opera del quartetto d’archi del Conservatorio Luca Marenzio.
Ad oggi, il documentario è un prodotto finito, seppur impossibile da vedere, in quanto gli studenti desiderano partecipare ad alcuni Festival. Si prospetta che la visione potrà essere disponibile ad un pubblico più ampio nel mese di settembre.