La 19ª edizione de “L’arte si fa pane”
Apre la mostra mercato del Servizio volontario internazionale nella casa delle Suore Missionarie Mariste a Brescia
Il collezionismo è un hobby molto antico e anche molto diffuso. Per alcuni è una moda o un semplice dolce ricordo da conservare accuratamente, per altri un vezzo. C’è poi chi si ritrova collezionista a sua insaputa, ereditando magari da genitori o nonni oggetti del passato, che per quanto ci leghino ai nostri ricordi, spesso diventano un piccolo problema, perché non sappiamo dove metterli o, al massimo, riusciamo a stiparli in soffitte o cantine a far compagnia a polvere e fantasmi. Allora perché non farli diventare qualcosa di speciale? Un dono, ad esempio, che possa trovare nuova vita e una nuova collocazione e che magari possa diventare anche per qualcun altro un oggetto carico di emozioni e ricordi, che prima lo avevano reso speciale per noi. Ed è proprio grazie a questi doni che prende vita “l’arte si fa pane”, la mostra mercato dello Svi – Servizio volontario internazionale, giunta quest’anno alla 19ª edizione. Ogni oggetto esposto non è un oggetto qualsiasi, ma un portatore sano di ricordi, emozioni, storia e tradizioni, che è pronto a riprendere vita e nuovo significato per chi vorrà diventarne il nuovo proprietario. E ancor di più, un oggetto de “l’arte si fa pane” non è un oggetto qualsiasi, perché si trasformerà in pane per le comunità coinvolte nei progetti dello Svi nei Sud del Mondo, ai quali andrà il ricavato della rassegna. A far da cornice a tutto questo e rendere l’edizione di quest’anno ancora più speciale, sarà anche la nuova location: la suggestiva Casa delle Suore Missionarie Mariste di Brescia, in via San Polo, 90, che accoglierà la rassegna d’arte della storica ong bresciana dal 14 al 22 aprile, dalle 16 alle 19, domeniche comprese. Ad inaugurare “l’arte si fa pane” Laura Parenza, presidente del Consiglio Comunale del Comune di Brescia, che ha dato il patrocinio, oltre che alcuni artisti bresciani che hanno donato opere all’iniziativa.