Il Risorgimento nel cinema
Si conclude la rassegna Il Risorgimento nel cinema, che Fondazione Brescia Musei ha organizzato presso il cinema Nuovo Eden in occasione della riapertura del Museo del Risorgimento Leonessa d’Italia, con un appuntamento eccezionale che vede protagonista il celebre regista cinematografico e teatrale Mario Martone.
Sabato 25 marzo, alle ore 15.00 è in programma la proiezione del film Noi credevamo, nella versione integrale da 204’, tratto dall’omonimo romanzo della scrittrice fiorentina Anna Banti del 1967, sceneggiato dallo stesso Martone con Giancarlo De Cataldo.
Il regista presenterà il film e, al termine, incontrerà il pubblico in un talk moderato dal critico Aldo Spiniello (Sentieri selvaggi) dal titolo Il tema risorgimentale nell’opera di Mario Martone.
L’incontro con il regista napoletano chiude la rassegna Il Risorgimento nel cinema, dedicata all’esplorazione di esperienze, luoghi, storie e personaggi nel cinema, che portarono alla proclamazione dell’Unità d’Italia e che ha visto la proiezione de I Mille (1912) di Alberto degli Abbati, musicato dal vivo dall’ensemble formata da Francesca Badalini (pianoforte), Aurora Bisanti (violino), Matteo Maria Zurletti (violoncello) e Chiara Carretti (clarinetto) ed il capolavoro di Luchino Visconti Il Gattopardo (1963)
"Il Museo del Risorgimento Leonessa d’Italia si pone - spiega Francesca Bazoli, presidente di Fondazione Brescia Musei - come un museo che, attraverso il patrimonio storico che custodisce, suggerisce una lettura del presente e del contemporaneo: un aspetto che è stato ulteriormente sottolineato dalla scelta della Fondazione Brescia Musei di dedicare una intera rassegna cinematografica al racconto di una stagione fondamentale della cultura cittadina che noi tuteliamo. La settima arte, straordinariamente rappresentata oggi da un maestro del cinema italiano, ci ha permesso di completare così la narrazione storico enciclopedica che i musei civici gestiti dalla Fondazione Brescia Musei propongono ai cittadini e agli ospiti della città di Brescia".
Dopo la feroce repressione borbonica dei moti del 1828, 3 giovani del Cilento si affiliano alla mazziniana Giovine Italia. Sono narrati 40 anni di vita dei 3 protagonisti e i loro drammi di rivoluzionari e cospiratori tra dignità morale e spirito di sacrificio, ansie ideali e disillusioni politiche. Scritto da Martone e Giancarlo De Cataldo, è un affresco sul Risorgimento visto dal di dentro.
Il film ha vinto un premio ai Nastri d'Argento, ottenuto 13 candidature e vinto 7 David di Donatello.
Al termine del film, Mario Martone incontrerà il pubblico del Nuovo Eden in dialogo con il critico Aldo Spiniello (Sentieri selvaggi) sul rapporto tra cinema e Risorgimento.