I registi dello spirito
La settima arte torna protagonista in primavera alla Collezione Paolo VI - arte contemporanea di Concesio con la nuova edizione della rassegna curata da Matteo Asti.. Due appuntamenti, l'8 febbraio e il 9 maggio, condotti da Matteo Asti su Clint Eastwood e Andrey Zvyagintsev
Etica e Estetica. Forma e Contenuto. Cinema e Spiritualità. Come i più famosi registi hanno affrontato nelle loro opere il rapporto complesso tra visibile e invisibile? Come si possono rappresentare trascendenza, fede e presenza del divino con un linguaggio, come quello cinematografico, dominato dal tempo e dal movimento?
Riparte alla Collezione Paolo VI - arte contemporanea di Concesio il ciclo di lezioni-cineforum de "I registi dello spirito", gli appuntamenti condotti da Matteo Asti, storico del cinema e docente presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore e l'Accademia SantaGiulia di Brescia, dedicati alla scoperta delle opere degli autori cinematografici più attenti al tema della spiritualità. L'8 febbraio spazio a "Clint Eastwood e la coscienza del sacrificio" mentre il 9 maggio sarà la volta di “Andrey Zvyagintsev e il paesaggio della solitudine".
Il primo incontro del 2020 in programma l'8 febbraio ore 16,30 vedrà come protagonista l'opera di Clint Eastwood, che nei film da lui diretti ha più volte indagato – con uno sguardo intenso e non scontato – i temi legati alle “questioni ultime”. Come il confine tra vita e morte e il tema del sacrificio messo in atto in un nome di un bene più grande, come in Gran Torino, citare solo uno degli esempi più noti.
Il secondo, in programma il 9 maggio ore 16,30, invece porterà ad analizzare il cinema del regista russo autore, tra gli altri, della pellicola Il Ritorno (vincitore del Leone d’Oro alla Mostra del Cinema di Venezia del 2003). Pellicole che sembrano quasi opere d’arte, cariche di simbolismi in cui entrano spesso in gioco riflessioni sui valori dell’uomo.