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Brescia
di LUCA SCARPAT 25 set 2024 11:20

Al cinema Nuovo Eden, 1974 la strage di Brescia

Ieri, martedì 24 settembre, al Cinema Nuovo Eden di Brescia si è tenuta l’annunciata proiezione del documentario “1974. La Strage di Brescia”. Gli studenti del Dams, coordinati dal giovane studente regista Carlo Porteri, anche coautore dei testi, hanno voluto proporre al pubblico novantaquattro minuti di un’analisi ambientale, politica e giudiziaria di un periodo culminato in quella terribile mattina del 28 maggio 1974: i passaggi di quel periodo sono stati efficacemente ricordati e proposti con immagini e interviste dai tratti spesso struggenti e dolorosi che ancora oggi emanano una grande sofferenza, mai umanamente sopita al di là di ogni valutazione che spesso, ancora dopo cinquant’anni, si concentra sul lato politico e giudiziario.

L’occasione del riuscito lavoro proposto dagli studenti del Dams – il lavoro è stato fatto in collaborazione con l’Università Cattolica di Brescia, con la Casa della Memoria e con il Comune di Brescia – è stata la ricorrenza del cinquantennale di quel 1974 (1974-2024) che culminò nella strage di Piazza della Loggia. Vengono ripresi e ricordati i vari tentativi del terrorismo e dello stragismo di diverso colore che animavano l’Italia ormai, purtroppo, uscita da quell’indimenticato periodo di benessere e di sviluppo che dalla fine degli anni Cinquanta e per buona parte del decennio successivo permisero alla nostra Nazione un notevole e positivo balzo in avanti nel panorama interno e internazionale.

Il documentario degli studenti del Dams affronta nella prima parte del documentario, con estrema efficacia e rigore storico, quali fossero le spinte politiche, terroristiche e in parte di rivolta che portarono a quegli anni bui ricordati spesso come appartenenti all’epoca della “strategia della tensione” atta a ingenerare con vari atti terroristici – spesso mai di natura e origine certa – una diffusa paura generale. Si arriva così, dopo dettagliate analisi che emergono dalle interviste proposte dal documentario, al giorno della strage di Piazza della Loggia proponendo da parte degli autori di “1974. La Strage di Brescia” le emozionanti e commoventi parole di chi – presente in quella piazza – perse un famigliare e gli amici più cari. Si arrivò a quella giornata di Piazza della Loggia, come analizzato nel dettaglio dal prosieguo del documentario, per la volontà di molti di manifestare contro un periodo del terrore che pochi giorni prima culminò, sempre a Brescia e nei pressi della vicina Piazza del Mercato, con la morte di Silvio Ferrari (19 maggio 1974) causata dallo scoppio dell’esplosivo che lo stesso Ferrari – allora diciannovenne – trasportava sulla sua Vespa.

Il documentario prosegue, dopo la triste giornata del 28 maggio, con la dettagliata analisi dei passaggi giudiziari (processi, imputati, condanne, assoluzioni, nuovi imputati, nuovi processi) da parte dell’avvocato Piergiorgio Vittorini e da parte del senatore Paolo Corsini che spiega alcune delle fasi di depistaggio (sviamento di un’indagine) e di “impistaggio “ (costruzione di ipotesi alternative): questa parte del documentario – a tratti complicata nel suo naturale dipanarsi – è quella che lascia maggior tristezza e incredulità per non aver trovato una soluzione (storica e giudiziaria) neppure dopo cinquant’anni.

I passaggi finali dell’opera degli studenti del Dams riportano brevemente ma con efficacia i maggiori accadimenti di questi ultimi cinquant’anni: da allora, da quel 28 maggio 1974, si aprirono poi anche altre fasi del terrorismo – di colore opposto a quello subito a Brescia – anche quello pure solo in parte risolto sul piano politico e giudiziario.

LUCA SCARPAT 25 set 2024 11:20