Papa Francesco: madre Teresa di Calcutta sarà santa
Il miracolo attribuito a Teresa di Calcutta è tra i decreti promulgati dalla Congregazione Cause dei Santi. La guarigione straordinaria attribuita a Madre Teresa di Calcutta risale al 9 dicembre del 2008 e riguarda un uomo ridotto in fin di vita per gravi problemi celebrali
La guarigione straordinaria attribuita a Madre Teresa di Calcutta risale al 9 dicembre del 2008 e riguarda un uomo ridotto in fin di vita per gravi problemi celebrali. La donna sarà canonizzata probabilmente il 4 settembre 2016, nell’anniversario della sua morte: la data verrà ufficializzata nel prossimo Concistoro.
“È un Natale speciale quello che ci apprestiamo a vivere. Abbiamo accolto con immensa gioia il grande dono della notizia di canonizzazione di Madre Teresa di Calcutta. Siamo profondamente grati a Dio e al Santo Padre Francesco. Nella comunità cattolica a Calcutta c'è oggi una atmosfera di grande entusiasmo”: con queste parole l' Arcivescovo di Calcutta S. Ecc. Mons. Thomas D'Souza, commenta all'Agenzia Fides la notizia che la Santa Sede ha riconosciuto il miracolo attribuito a Madre Teresa di Calcutta e ha disposto di promulgare il decreto di canonizzazione.
“Abbiamo atteso questo evento per molti anni. Sentiamo Madre Teresa come una santa nostra. Madre Teresa santa è un dono per Calcutta, per la Chiesa e per tutta l'India” prosegue, affermando: “Non poteva esserci un momento migliore che questo Anno della misericordia: Madre Teresa è stata la santa della misericordia e della compassione che ha vissuto pienamente in ogni attimo della sua vita. Ha vissuto la compassione verso ogni uomo, soprattutto verso il malato, il lebbroso, l’abbandonato. Oggi ci insegna a mettere la misericordia al centro dell'agire della Chiesa. Ci sentiamo fortemente ispirati da lei e la sua figura ci accompagnerà per tutto il Giubileo”. Mons. D'Souza crede che Madre Teresa, santa apprezzata e amata anche dagli indù e da fedeli di altre religioni, possa essere “figura che unisce, che aiuta il dialogo in India, in quanto la sua opera ha beneficiato fedeli di tutte le religioni e tutti gli uomini, senza alcuna discriminazione”.