Narrare il territorio attraverso il suo patrimonio: Lucilla Giagnoni aiuterà a raccontare la città tra arte e territorio
Al via con Corpus Hominis i laboratori di narrazione del patrimonio tenuti da Lucilla Giagnoni. I 28 protagonisti animeranno i pellegrinaggi d'arte durante il Festival della Comunità e a inizio autunno
"Le città - spiega Lucilla Giagnoni - si fondano sopra un corpo (o le sue parti) che vi è stato seppellito: quello dell’eroe o quello del santo che nutre e vivifica quella terra, da cui scaturiscono come sorgenti dalla terra, miti e racconti. La città diventa un corpo vivente: una città ha delle arterie, delle vene, un cuore pulsante, dei centri nevralgici, i polmoni. Il corpo si smonta, ogni sua parte diventa componente integrante del territorio. Il nostro vuole essere un lavoro di ricostruzione del Corpo/Città, come sulle tante tombe di Iefte, un pellegrinaggio, a cercare i pezzi, le membra sparse, un percorso a cercare di disegnare alcuni dei possibili e sorprendenti profili del corpo vivo della nostra Città. Un corpo ha bisogno di essere curato, lavato, nutrito, vestito, medicato. Ma ha anche bisogno di racconti: raccontare è l’azione di un corpo vivo. Quello che non si può raccontare è la propria morte: finché si racconta vuol dire che si è ancora in vita”.
Ai laboratori di narrazione potranno partecipare al massimo 28 persone, che saranno suddivise in due gruppi. Il primo gruppo lavorerà sui testi per i pellegrinaggi d’arte di giugno, il secondo preparerà l’iniziativa autunnale.
La tematica delle narrazioni seguirà il filo conduttore del primo anno di Corpus Hominis: le sette opere di misericordia corporali.
Così nel Festival della Comunità di giugno le due narrazioni riguarderanno:
L’accoglienza e la cura: gli ospedali;
I corpi santi: le reliquie
Invece nel periodo autunnale le due narrazioni ruoteranno attorno a:
Il corpo di Cristo: un pellegrinaggio passionista;
Il corpo femminile: un pellegrinaggio mariano e sulle sante.
Per ciascuno dei due gruppi saranno previsti 6 incontri formativi di 4 ore ciascuno, in programma il sabato pomeriggio dalle 14 alle 18 o la domenica mattina dalle 9 alle 13 nei locali del Centro Culturale il Chiostro presso la Parrocchia di San Giovanni Evangelista, in Contrada San Giovanni 12 a Brescia. Il primo incontro è in calendario nel week-end 14-15 marzo.
Durante gli incontri saranno affrontati tre aspetti principali: la creazione drammaturgica, la preparazione della narrazione, la relazione con il pubblico. Saranno poi gli stessi partecipanti a interpretare le quattro narrazioni durante i pellegrinaggi.
Il costo di iscrizione al laboratorio è di 50 euro. Gli interessati possono inviare una mail all’indirizzo info@corpushominis.it entro l’11 marzo.
L’eventuale selezione dei partecipanti avverrà nell’incontro preliminare che si terrà nella sede del Centro Culturale Il Chiostro mercoledì 11 marzo alle ore 18.
Corpus Hominis è un progetto triennale, coordinato dalla Fondazione Opera Diocesana San Francesco di Sales (ente capofila) e dai suoi partner (Associazione Centro Oratori Bresciani, Museo Diocesano, Fondazione Opera Caritas San Martino) e realizzato con il sostegno di Fondazione Cariplo. L’iniziativa è finalizzata alla costruzione di una rete cittadina delle arti e della cultura in preparazione della festa del Corpus Domini.