Giubileo dei Ragazzi con il Papa
Saranno oltre 70mila gli adolescenti (1446 da Brescia) che arriveranno a Roma da tutte le diocesi italiane per partecipare al Giubileo dei Ragazzi che si svolgerà dal 23 al 25 aprile
“Sarà un’esperienza forte e un segnale di speranza” dice don Michele Falabretti, responsabile del Servizio nazionale per la pastorale giovanile (Snpg), l’ufficio della Cei che coordina l’organizzazione dell’evento giubilare. “È la prima volta che il Papa incontra gli adolescenti. Così facendo invita la Chiesa a credere negli adolescenti che vivono una fase particolarmente importante e delicata della loro esistenza. Nel clima in cui ci troviamo a vivere – aggiunge don Falabretti – celebrare questo Giubileo dei Ragazzi significa spargere semi di speranza in mezzo a tanti segni di preoccupazione e gesti di morte. Sono certo che l’eco di questo evento arriverà sino a Cracovia, dove a fine luglio papa Francesco incontrerà i giovani per la Giornata mondiale della Gioventù”. Inserito a pieno titolo nel calendario dei grandi eventi, il Giubileo dei Ragazzi si articola in tre giorni da vivere attraverso un percorso così pensato: il 23 aprile l’arrivo e la preparazione per la confessione in piazza San Pietro, il passaggio della Porta Santa con la professione di fede sulla Tomba di Pietro; in serata la festa allo stadio Olimpico (diretta televisiva su Tv2000 e radiofonica sul circuito inBlu). Il 24 mattina, l’appuntamento clou del programma, la messa in piazza San Pietro con papa Francesco. Il 25 aprile sarà dedicato alla visita delle sette piazze nel centro storico di Roma che ospiteranno altrettante “Tende della Misericordia” contenenti testimonianze sulle opere di misericordia spirituale e corporale. “Attraverso un itinerario che partirà da Castel Sant’Angelo – dove verrà collocata la prima tenda – spiega don Calogero Manganello, vice responsabile del Snpg, i ragazzi potranno vivere l’esperienza concreta della misericordia. Ogni tenda punterà l’attenzione su una delle opere corporali e in essa sarà presente anche un testimone che parlerà di come vive l’opera di carità”.
DANIELE ROCCHI (AGENSIR)
21 apr 2016 00:00