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Brescia
di PINO RAGNI 14 dic 2015 00:00

Brescia apra le porte alla misericordia

La Porta della Misericordia in diocesi è quella della Cattedrale (guardando la facciata a sinistra verso il Broletto). Verrà aperta domenica 13 dicembre 2015 alle 18.30. Il rito di apertura prevede: Statio in Duomo Vecchio, la processione verso la porta, l’apertura, la processione all’altare, il ricordo
del battesimo e l’eucaristia. Su Teletutto e TT2 la diretta televisiva e su Radio Voce quella radiofonica

Papa Francesco nella Bolla Misericordiae Vultus ha stabilito che nella domenica 13 dicembre in ogni Chiesa particolare (Diocesi), nella Cattedrale, che è la chiesa madre per tutti i fedeli, si apra per tutto l’Anno Santo, come a Roma, una uguale Porta della misericordia. Secondo l’indicazione della Presidenza del Pontificio consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione, la Porta Santa o della Misericordia sarà unica in tutta la Diocesi e sarà quella della Cattedrale (guardando la facciata della Cattedrale, è la porta a sinistra). Verrà aperta domenica 13 dicembre 2015 alle 18.30 e rimarrà aperta fino alla fine del Giubileo, il 20 novembre 2016.

L’eucaristia che inaugura il Giubileo nelle Chiese locali con l’apertura della Porta della Misericordia è unica ed è celebrata nella stessa Cattedrale. L’indole e il contenuto della celebrazione si possono sintetizzare in tre espressioni: il mistero di Dio, ricco di misericordia e di compassione, rivelato nel volto di Cristo e operante dal dono dello Spirito; il riconoscimento di Cristo quale sola porta per cui si entra nella salvezza e sola via che conduce al Padre; l’incessante pellegrinare della Chiesa verso Gesù Cristo, che è lo stesso ieri, oggi e sempre. Monari presiede l’intera celebrazione, quale pastore della Diocesi, attorniato dai sacerdoti concelebranti, e da tutti i fedeli.

Il rito che viene celebrato traduce in atto questi fondamenti teologici, ecclesiologici e spirituali.

Statio in Duomo Vecchio. Di antica tradizione (II secolo), la chiesa stazionale è il luogo dove attraverso liturgie eucaristiche o penitenziali si vuole richiamare il carattere pellegrinante e penitenziale della Chiesa, da cui poi si può partire per raggiungere la chiesa in cui si celebra l’eucaristia.

Processione verso la Porta della misericordia. L’indole della processione è quella del pellegrinaggio, segno peculiare dell’Anno Santo, immagine del cammino della vita di ogni persona, ma richiama altresì il fatto che anche la misericordia è una mèta da raggiungere e richiede impegno e sacrificio (Misericordiae Vultus 14). Nella processione si darà grande rilievo al Libro dei Vangeli, segno di Cristo che cammina davanti al suo popolo e la sua Parola è luce e guida ai suoi discepoli.

Rito apertura porta della Misericordia. Con le parole del Salmo 118 il Vescovo ne invoca l’apertura. Dopo averla aperta e sostato un poco in preghiera silenziosa, con l’ostensione del libro dei Vangeli e affiancato dal diacono che porta la croce, attraversa la Porta della misericordia, seguito dal corteo liturgico e dai fedeli.

Processione all’altare. Sempre nel segno della Chiesa pellegrinante, il Vescovo, seguendo la croce e portando elevato il Libro dei Vangeli, seguito dai sacerdoti e dai fedeli, si reca processionalmente all’altare.

Ricordo del Battesimo. Porta d’ingresso nella Chiesa comunità è il sacramento del Battesimo. Il successivo rito di benedizione e di aspersione con l’acqua ne costituisce memoria viva.

La celebrazione eucaristica. Costituisce il centro della vita cristiana: lì si ha il culmine sia dell’azione con cui Dio santifica il suo popolo sia il culto che gli uomini rendono al Padre. Costituisce il vertice della celebrazione di apertura del Giubileo con l’apertura della Porta della misericordia. Dopo la comunione, il Vescovo consegna una stola viola ai responsabili delle chiese giubilari, quale segno che rimanda alla celebrazione del sacramento della Riconciliazione. Esso, insieme all’accoglienza e all’ascolto, caratterizza le chiese giubilari, e attraverso il quale il fedele sperimenta personalmente la misericordia di Dio mediante il perdono di tutti i suoi peccati.

Per il pellegrinaggio in Cattedrale le parrocchie o i gruppi devono prenotarsi sul sito della Diocesi (www.diocesi.brescia.it). Sul sito si possono vedere i giorni e gli orari disponibili. Bisogna fornire i riferimenti della parrocchia o del gruppo, i contatti di un referente e indicare quanti sono i partecipanti oltre alla fascia di riferimento (bambini, adolescenti, adulti...). Si può selezionare la chiesa nella quale si vuole celebrare l’eucaristia: S. Maria della Carità, Sant’Agata, San Luca, San Giuseppe, Cattedrale o Duomo Vecchio. Si può altresì indicare se si vuole celebrare la Messa prima o dopo il pellegrinaggio. E si può fare richiesta di un sacerdote per la celebrazione eucaristica. In Cattedrale si vivranno anche i Giubilei per categorie. Sempre a livello diocesano, è stata pensata un’opera-segno di misericordia (un’iniziativa di carità) a ricordo del Giubileo: la Casa del misericordiare (leggi il servizio a pagina 45).

A livello macrozonale sono state individuate una o due “chiese giubilari” in ogni macrozona: in Valle Camonica la chiesa dell’eremo di Bienno; in Valtrompia il santuario della Madonna della Misericordia di Bovegno e la chiesa parrocchiale di Concesio Pieve; in Valsabbia e nella zona del Lago di Garda la chiesa di S. Bernardino a Salò e il santuario della Madonna di Valverde a Rezzato; in Franciacorta, l’abbazia di Rodengo Saiano e il Santuario della Madonna della Neve di Adro; nella Bassa, il santuario della Madonna della Stella a Bagnolo Mella e il Duomo di Montichiari; in città, la chiesa di S. Francesco e il santuario delle Grazie.

Le chiese giubilari non vanno viste tanto come luogo di pellegrinaggio (riservato alla Porta Santa della Cattedrale), ma come luoghi di preghiera personale e comunitaria, dove si può ascoltare l’annuncio della misericordia di Dio, farne l’esperienza soprattutto attraverso la celebrazione della riconciliazione e ottenere l’indulgenza.

PINO RAGNI 14 dic 2015 00:00