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Londra
06 gen 2023 12:48

Vialli, campione anche nella vita

Gianluca Vialli ha terminato la sua corsa contro la malattia, il tumore al pancreas che era comparso nel 2017. In questi anni ha scritto pagine molto belle sulla vita e sulla capacità di affrontare anche le difficoltà.

«Io ho paura di morire. Non so quando si spegnerà la luce che cosa ci sarà dall'altra parte. Ma in un certo senso sono anche eccitato dal poterlo scoprire. Mi rendo anche conto che il concetto della morte serve per capire e apprezzare la vita».

Lascia, a 58 anni, la moglie e due figlie. Ci consegna anche una lezione sulla morte, superando quel linguaggio bellicista che spesso viene utilizzato per parlare della malattia.

«Credo che sia un privilegio sapere che c’è una scadenza, ti permette di avere il tempo di fare tutte le cose che non avresti fatto andando via all’improvviso. La malattia non è esclusivamente sofferenza, ci sono dei momenti bellissimi. Non ti dico che arrivo al punto di essere grato nei confronti del cancro, ma non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto».

In "Goals" (edizioni Mondadori) Gianluca Vialli ha raccolto e raccontato 99 storie sportive (l’ultima è autobiografica) che lo hanno ispirato e lo ispirano nella vita quotidiana. Non è un’autobiografia e nemmeno un semplice libro di imprese sportive altrui, ma un originale manuale di ispirazione e meditazione dal taglio motivazionale. Perché ciascuno ha dei “goals”, degli obiettivi da raggiungere.

«Faccio fatica a dirlo ma l’esperienza del tumore, anche se sembra strano, mi ha aiutato a diventare una persona migliore. Tutti credono che io abbia affrontato la malattia con coraggio, ma la verità è che molto spesso me la sono fatta addosso».

E poi c'è la ricerca della felicità nelle piccole cose.

«Cerco di essere un esempio positivo, cerco di insegnare loro che la felicità dipende dalla prospettiva attraverso la quale tu guardi la vita. Cerco di spiegare loro che non devi darti delle arie, devi ascoltare di più e parlare di meno, migliorarti ogni giorno, devi ridere spesso e aiutare gli altri. Secondo me, questo è un po’ il segreto della felicità».

La sua carriera con il pallone tra i piedi è iniziata in oratorio a Cremona come ha ricordato sempre in molte interviste. Gli anni in oratorio sono stati descritti, nel 1999, dallo stesso Vialli nel volumetto realizzato per il 40esimo dell'oratorio di Cristo Re:

"La vita in oratorio è stato qualcosa di particolare che tanti come me porteranno sempre nei propri ricordi".








06 gen 2023 12:48