Tutti fermi in attesa del domani
Tutto fermo, o quasi, in casa Brescia. Fermo il mercato in entrata, ferma la campagna abbonamenti, ferma qualsiasi operazione finanziaria o trattativa di collaborazione
Tutto fermo, o quasi, in casa Brescia. Fermo il mercato in entrata, ferma la campagna abbonamenti, ferma qualsiasi operazione finanziaria o trattativa di collaborazione. L’unica certezza riguarda il campo e le date ufficiali: quelle dell’esordio stagionale in occasione del secondo turno di Coppa Italia allo stadio Rigamonti domenica 6 agosto contro la vincente di Padova-Rende e l’avvio del campionato di serie B fissato al 25 agosto con i calendari che verranno svelati a Bari giovedì 3.
Cessione. Tutto fermo a causa di un’accelerazione verso la tribolata e, troppo spesso paventata, cessione della società. Negli ultimi 15 giorni il telefono del patron Sagramola e di Marco Bonometti (insieme nella foto) sono diventati roventi: tanto da concedere la massima priorità a chi sembra intenzionato quantomeno a trattare. Diversi abboccamenti ma nulla di concreto. Si è parlato di un ritorno di fiamma da parte dell’ex numero uno del Cagliari, Massimo Cellino, ma la pista estera sembra quella più accreditata. Soprattutto per la maggior garanzia e disponibilità di liquidità, visto che a mettere il sì decisivo sarà la Ubi Banca. Non se ne farà nulla senza il benestare di quest’ultima, sponsor principale (fino allo scorso anno come Banco di Brescia) e maggior creditore nei confronti della Leonessa pallonara. Ovvio che tutto il resto, in situazioni simile, sembra venire dopo.
Messaggio. Anche il tecnico Roberto Boscaglia ha lanciato qualche messaggio subliminale in occasione del raduno che si sta svolgendo in città: “La squadra è incompleta, mancano ancora dei tasselli da riempire ma sono fiducioso sul lavoro degli attuali dirigenti”. Come dargli torto: cercare la giusta concentrazione non è facile quando il futuro è più che mai incerto. Anche la tifoseria, impaziente di vedere all’opera la nuova squadra, ha dimostrato attaccamento ai colori partecipando in massa alle amichevoli pre-campionato (brutta la pagina degli incidenti a Palazzolo in occasione della partita col Cagliari ndr). Bisogna fare presto, però, il rischio maggiore è di arrivare al debutto in campionato con una rosa incompleta o rabberciata.
Scadenza. È vero che ci sarà tempo fino al 31 agosto (ultimo giorno utile per il mercato, prima della riapertura a gennaio) ma è altrettanto vero che il torneo cadetto nella prossima stagione si prospetta più come una sorta di A2. Basti pensare alla presenza di squadre blasonate come Palermo, Pescara, Empoli e Frosinone. Oltre al rafforzato Bari e a piazze ritrovate e importanti come Parma e Foggia. Il tutto senza dimenticare il capitolo stadio che, manco a farlo apposta, è di nuovo evaporato. Lo studio di settore da presentare in Loggia è nuovamente slittato: chissà che non se ne riparlerà con la nuova proprietà.