Solidarietà: Caracciolo testimonial
L’attaccante della Feralpisalò al fianco della Lega italiana fibrosi cistica, sezione di Brescia
Campione in campo, ma soprattutto campione fuori dal campo. C’era anche il capitano della Feralpisalò Andrea Caracciolo all’inaugurazione del reparto di Pneumologia degli Spedali Civili di Brescia in occasione della fine dell’intervento di ristrutturazione. Nella cerimonia che si è svolta nei giorni scorsi, l’attaccante verdeblù (nella foto al centro) è stato coinvolto nell’ambito del progetto che lo porterà ad assumere il ruolo di testimonial per la Lifc (Lega italiana fibrosi cistica) sezione di Brescia.
Taglio del nastro. La presentazione si è svolta presso l’Aula Montini all’interno della struttura sanitaria. Erano presenti la Dottoressa Marialma Berlendis, (responsabile sezione adulti Fibrosi cistica), il dottor Giordano Bozzola (direttore Pneumologia), la Dottoressa Frida Fagandini (direttrice sanitaria aziendale), il dottor Ezio Belleri (direttore generale), Simona Tironi (vicepresidente della commissione sanità di Regione Lombardia), la Dottoressa Rita Padoan (responsabile del centro regionale di supporto sezione pediatrica) e Donatella Alvini in rappresentanza del Comune di Brescia. Andrea Caracciolo, dopo aver presenziato alla conferenza e al taglio del nastro, ha spiegato davanti alla platea il suo impegno al fianco soprattutto dei tanti bambini affetti da fibrosi cistica.
Nessun dubbio. “Non appena la dottoressa Berlendis mi ha chiamato sottoponendomi questa possibilità – ha spiegato l’ex attaccante delle Rondinelle, da questa stagione in riva al Garda – ho aderito subito per dare il mio contributo. Spero, in questo senso, di sensibilizzare la cittadinanza su questo importante tema. Molto è stato fatto, molto si può ancora fare. Ci sono persone che convivono con la fibrosi cistica. Questa struttura – conclude il bomber milanese – permette di aiutarla e migliorare la qualità della vita di tutte queste persone”. La Lega Italiana Fibrosi Cistica ha finanziato la ristrutturazione del reparto di Brescia con circa 350mila euro ma, come sottolineato dallo stesso Andrea Caracciolo, l’obiettivo per il futuro non è solo quello di migliorare la vita dei degenti ma soprattutto di supportare la ricerca.