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Lumezzane
di ELISA GARATTI 01 dic 2023 11:58

Lumezzane: oltre il campo, c’è molto di più

“Non vogliamo limitarci a essere mera fonte di svago per novanta minuti alla domenica. Vogliamo scendere in campo fattivamente perché il nostro ruolo non può e non è più ristretto esclusivamente al campo da calcio”. Andrea Caracciolo ha le idee chiare sui valori che la società di cui è presidente deve farsi testimone. Non è un caso, allora, che l’Fc Lumezzane abbia aderito alla campagna di comunicazione per la sicurezza stradale “Quando guidi, poche storie”, proposta dall’associazione “Condividere la strada della vita” e sostenuta dalla Provincia di Brescia (nella foto, il consigliere provinciale Giacomo Zobbio con il presidente Caracciolo). A dare gambe all’iniziativa, diffusa con due video pubblicati sui canali social del club, sono le due realtà societarie: quella maschile (con i calciatori Filigheddu, Capelli, Deratti e Poledri) e quella femminile (con Canobbio, Galbiati, Paris e Viscardi). A porre il focus dell’attenzione sugli aspetti sociali, oltre che sportivi, è proprio il presidente Caracciolo.

Perché ha scelto di aderire all’iniziativa sulla sicurezza stradale?

Riteniamo fondamentale fare la nostra parte per sensibilizzare e, nel nostro piccolo, aiutare a istruire i giovani e la comunità su temi così importanti. Negli ultimi mesi, a Lumezzane, ci sono stati incidenti mortali. Vogliamo scendere in campo concretamente perchè possiamo essere esempi ogni giorno”.

Il sociale, dunque, fa parte del dna del Lumezzane...

Lo sport insegna la disciplina e il condividere con gli altri. Aspetti che aiutano a formare l’uomo e la donna del domani. I calciatori e le calciatrici sono visti come punti di riferimento, soprattutto dai più giovani che non frequentano abitualmente lo stadio, ma che interagiscono con i social. Per questo, vogliamo essere ancora più attivi per trovare punti di contatto con loro: siamo noi ad andare incontro a loro, con i social o creando momenti di incontro in città per parlare non solo di calcio, ma anche di vita”.

Per la Giornata mondiale contro l’eliminazione della violenza sulle donne, avete proposto un’iniziativa che ha visto impegnate la squadra maschile e femminile insieme. C’è dialogo tra le due anime del Lumezzane?

Assolutamente, ma ci tengo a chiarire che non si tratta di una collaborazione tra due anime: siamo un’anima sola che abbraccia maschile, femminile e settore giovanile. Questo sentimento è forte, sta a noi trasmetterlo all’esterno”.

Focalizzandoci ora sulla stagione. Questo è un campionato carico di significato, visto il ritorno al professionismo. Siamo a metà stagione: che bilancio si può fare?

Tornare a un campionato professionistico dopo aver scalato in poco tempo le varie categorie del dilettantismo non è mai facile. La società sta facendo un grande sforzo per strutturarsi internamente, perché tra dilettanti e professionisti c’è un divario netto che da fuori si fa fatica a percepire. Abbiamo grande entusiasmo. A questo, ogni giorno, aggiungiamo maggiori competenze con l’obiettivo di sostenere il lavoro sul campo. Per esperienza, i bilanci è meglio farli alla fine, ma ad oggi siamo in linea con l’obiettivo prefissato ad inizio stagione.

Il roster femminile è stato potenziato con innesti importanti sia a livello dirigenziale che in campo, con alcune giocatrici arrivate dalla Serie B. Qual è l’ambizione?

Siamo molto soddisfatti del percorso fatto fin qui dalla squadra e la parola promozione si può sdoganare perché la mentalità del Lumezzane è quella di fare i passi nei giusti momenti con la finalità sul campo di vincere e fuori di essere punti di riferimento e orgoglio per la nostra comunità.

ELISA GARATTI 01 dic 2023 11:58