Filippo Galli: Il pallone ha un cuore
L’ex calciatore e dirigente sportivo ha raccontato la sua storia all’8ª edizione della festa Verso l’Altro
Filippo Galli arriva con la propria auto alla Scuola Madonna della Neve di Adro, si aggira tra gli stand, fotografa i manifesti che raccontano le opere di carità di Punto Missione. Questo dimostra che dietro (o dentro) il grande calciatore c’è una persona ancora più grande. Filippo Galli, cuore e storia legati a filo doppio col Milan, vincitore dei trofei più prestigiosi (3 Champions, varie Supercoppe italiane ed europee, 5 Campionati, 2 Coppe Intercontinentali), è stato ospite dell’8ª edizione della festa Verso l’Altro, intervistato da don Claudio Paganini, storico assistente spirituale del Brescia calcio.
Allenatore. Filippo Galli ha iniziato parlando del rapporto tra allenatore e i ragazzi più giovani, lui che da allenatore e responsabile del settore giovanile del Milan ha saputo lanciare talenti come Cutrone, Locatelli e soprattutto Gigione Donnarumma. Con grande intelligenza, questo signore del calcio italiano ha sostenuto, in controtendenza rispetto al pensiero comune, che “i genitori sono una risorsa. Non muro contro muro quindi tra genitore e allenatore ma davvero ricerca di un confronto continuo”. Come trovare la felicità nello sport? Incalza don Claudio Paganini. “Io credo che si possa essere felici nello sport, soprattutto nel calcio che è uno sport di squadra. Penso che il punto di partenza sia quello di riconoscere nell’altro una risorsa. Credo che questo sia un passaggio importante per trasformarsi da gruppo in squadra. Se poni un obiettivo, come ad esempio la vittoria del campionato e poi non lo centri, non vuol dire che il gruppo ha fallito. La cosa più importante è partire proprio dall’altro come risorsa. Solo così si può creare un gruppo forte che può andare avanti anche nelle difficoltà”.
Etico. Davanti ad un pubblico appassionato, don Claudio ha saputo rivolgere a Filippo Galli domande non scontate e volte in particolare ad analizzare l’aspetto etico del calcio. Alcuni accenni però al contesto attuale non sono mancati, in particolare su Donnarumma: “Gigio lo scorso anno ha fatto degli errori, non ha dato l’esame di maturità per andare a Ibiza con gli amici ad esempio. Però bisogna capire cosa stava vivendo in quel periodo, aveva firmato un contratto milionario incredibile alla sua età, c’era un clima di tensione se non di guerra tra il suo procuratore e il club. Faccio fatica a dare un giudizio negativo su Donnarumma, ha sbagliato ma ha delle attenuanti”. Applausi sinceri alla fine, mentre Filippo Galli snocciola l’elenco dei suoi avversari di un tempo: Maradona, Platini, Rummenigge, Altobelli, Vialli e Mancini, Hansi Muller, Pruzzo (il più cattivo!), Socrates, Baggio, per chiudere con Van Basten, “che per fortuna giocava con me…”.