Brescia: via Corini arriva Lopez?
Giornata da dimenticare quella delle rondinelle al Bentegodi. Sconfitte dal Verona perdono anche l'allenatore. Cellino esonera Corini; parte il totonomi: chi al suo posto? In pole position sembra esserci Diego Lopez, attualmente alla guida del Penarol in Uruguay, ma non mancano altri nomi...
Verona fatale per Brescia che in un colpo solo perde il derby lombardo-veneto e l'allenatore. In serata, infatti, Eugenio Corini, dopo l'ennesima sconfitta (soloo un punto nelle ultime sei gironate) è stato sollevato dalla guida tecnica della squadra. Nonostante la pioggia battente, quella in terra veronese non è stata dunque una trasferta fortunata per il Brescia.
Il match si apre con un primo tempo equilibrato, dove le due squadre conquistano occasioni che però non gonfiano le reti. Il Brescia inizia subito aggressivo, con una tripla chance al 15’: cross da sinistra dove ci mette la testa Bisoli, rimpallo del portiere, tiro di prima di Balotelli e rimbalzo che finisce sul destro di Tonali. La conclusione è alta sopra la traversa. Si susseguono falli e viene dato un rigore al Verona, annullato dopo un controllo arbitrale al VAR. Ancora una volta è Joronen a salvare il Brescia in più occasioni, respingendo un tiro di Salcedo al 29’. I minuti di recupero sono quattro, e il primo tempo si conclude senza goal.
La ripresa vede l’ingresso di Ndoj. Primo corner del secondo tempo per l’Hellas al 49’, con colpo di testa di Salcedo che gonfia la porta di Joronen, portando il Verona è in vantaggio. Balotelli scaraventa il pallone verso la curva dell’Hellas a causa dei cori razzisti ricevuti: lo speaker ricorda ai tifosi che questi episodi non possono e non devono ripetersi. Sinistro insidioso di Donnarumma al 60’ e punizione per la Leonessa al 65’, con tiro centrale di Balotelli salvato da Silvestri. Occasione per Verre, che però finisce sul fondo. Romulo tira alto sopra la porta, ma Pessina gonfia la rete di Joronen all’81’. Balotelli tira una sassata da fuori area e segna il primo goal del Brescia all’85’. Il Verona vince 2 a 1 e Matri viene espulso dopo il fischio finale per proteste.
Questa la cronaca della gara, prima del "precipitare degli eventi" con la decisione del presidente Cellino, che con questo scarno comunicato pubblicato sul suo sito internet "La Società Brecia Calcio comunica l'esonero del tecnico Eugenio Corini", ha dato il benservito al tecnico di Bagnolo Mella, protagonista indiscusso della calvacata dello scorso anno dalla B alla A.
La notizia non è stata delle più sorprendenti, visto che dopo le deludenti (almeno nei numeri) prestazioni delle ultime settimane dopo il promettente avvio di campionato, la gudia tecnica di Corini era stata più volte messo in discussione. Si era addirittura parlato di un abboccamento tra il presidente Cellino e l'ex ct della Nazionale Cesare Prandelli, bresciano di Orzinuovi.
Dopo l'esonero di Corini ha preso invece quota il nome di Diego Lopez, che con Cellino ha già lavorato a Cagliari, prima come calciatore (12 le stagioni con i rossoblu) e poi come tecnico nella stagione 2012/2013. Il problema è che l'allenatore, che in Italia ha già guidato oltre al Cagliari anche il Bologna e il Palermo, è contrattualmente legato alla squadra uruguayana. Qualora Lopez non dovesse riuscire a liberarsi stando ai "rumors" sarebbero già pronte alcune alternative, su tutte quella di Fabio Grosso, campione del mondo nel 2006, lo scorso anno proprio alla guida del Verona, prima di essere esonerato. Tra i papabili anche Davide Nicola, protagonista di una promozione dalla B alla A con il Livorno, e della storica salvezza nella massima serie ottenuta col Crotone nella stagione 2017/2018. Queste ultime, però, paiono strade un po' meno percorribili rispetto a quella che porta al tecnico uruguayano. Nelle prossime ore, comunque, dovrebbe arrivare la decisione di Cellino.