Brescia: sugli spalti 400 ragazzi dagli oratori

Ancora una volta la società Brescia Calcio ha riservato, gratuitamente, ampio spazio ai ragazzi degli oratori, in occasione, sabato 8 marzo, della partita Brescia – Cesena. Con i loro striscioni, 400 ragazzi provenienti da Azzano Mella, Capriano, Villachiara, Gottolengo, Iseo e Trenzano hanno occupato lo spazio centrale delle gradinate, per un tifo caloroso ma composto alla squadra del cuore. E' una iniziativa lodevole, suggerita dal Dirigente del Brescia Calcio Andrea Erranti e approvata dal presidente della Società Massimo Cellino e recepita dai sacerdoti: don Domenico Paini, don Ettore Gorlani, don Nicola Mossi, don Francesco Zaniboni e don Flavio Raineri.
Gli oratori non sono più, come una volta, culla di campioni che in seguito hanno fatto la storia del calcio italiano. A Brescia vale per tutti l’esempio dei gemelli Filippini, nati calcisticamente all’oratorio di Urago Mella, che hanno continuato a frequentare, senza enfasi, anche all’apice della loro brillante carriera. Significativa è stata quindi la contemporanea presenza, come spettatore, del “gemello” Antonio, che, con l’amico Dario Hubner, ha riportato tra i tifosi le emozioni di un passato glorioso che stenta a ripetersi.
Mettere insieme gruppi di ragazzi e portarli allo stadio per applaudire la squadra del cuore, con una partecipazione appassionata ma educata, può senz’altro essere un piccolo mezzo per superare alcune criticità presenti anche negli oratori.
Purtroppo anche gli spalti sono spesso frequentati da presunti tifosi, che approfittano dell’occasione per dare libero sfogo a istinti deplorevoli.
E se i ragazzi degli oratori fossero essi stessi esempio di un tifo sano, con striscioni e cori improntati alla felicità di stare insieme per assistere ad un atto di uno sport storico e tanto popolare?
Può essere un invito ai curati e agli animatori a trasformare la partecipazione ad una partita in esempio di rispetto e buona educazione.
