Aspettando il Giro: tutti vedono rosa
La febbre da Giro d'Italia . Lo spettacolo del gruppo, della maglia rosa e, perché no, della carovana fatta da ammiraglie e veicoli pubblicitari torna a smuovere dal solito tran tran piccole e grandi comunità di questo estremo lembo Nord della provincia bresciana. Oggi il passaggio bresciano
Quando saranno ormai le 16.30 all'incirca e mentre milioni di spettatori seguiranno comodamente la gara in tv, la fatica dei corridori continuerà per altri 35 km, lungo la difficile discesa, di nuovo in Valcamonica, verso Monno e poi nuovamente a Edolo per ripetere verso le 17 l'ultimo strappo attraverso la Val di Corteno fino al traguardo al Passo Aprica. La località valtellinese torna ad ospitare l'arrivo di tappa dopo cinque anni, per la nona volta dal lontano 1962. Lassù come a Edolo, Vezza, Ponte e negli altri paesi grandi e piccoli il rosa del giro colora le vetrine e talora anche balconi e finestre. Gli amministratori hanno provveduto in modo da sfruttare per quel che è possibile la passerella costituita dalla corsa rosa. Un po' di promozione non fa mai male.
La gran parte delle scuole concede un giorno di vacanza agli studenti, mentre saranno momenti di superlavoro per le forze dell'ordine e Protezione civile. Naturalmente le telecamere Rai non dovranno far fare cattiva figura a chi si occupa delle strade, per cui provvidenzialmente è stato posato per tempo un sottile nastro d'asfalto sopra le annose lamentele circa lo stato vergognoso delle patrie vie solitamente a disposizione del pendolarismo locale e turistico.
GIULIANO CHIAPPARINI
27 mag 2015 00:00