Valorizzare i nonni e gli anziani
Domenica 24 luglio si celebra la “Giornata mondiale dei nonni e degli anziani”. L’ha istituita lo scorso anno Papa Francesco per affermare il valore e il dono che rappresentano, non solo per le comunità ecclesiali ma anche per la società. Il tema scelto per questa seconda edizione della giornata si rifà ad un salmo biblico: “Nella vecchiaia daranno ancora frutti”.
Invito. Un invito a riconsiderare e a valorizzare i nonni e gli anziani troppo spesso tenuti ai margini delle famiglie, delle comunità, perché la loro esperienza di vita può contribuire alla costruzione di società consapevoli delle proprie radici e capaci di sognare un avvenire più solidale.
“Sono considerazioni estremamente stimolanti −afferma Giovanna Mantelli, segretario generale dei Pensionati Cisl bresciani − che appartengono da sempre alla nostra esperienza di impegno sindacale. Direi anche che sono drammaticamente attuali. È di due settimane fa la notizia di una tragedia della solitudine che si è consumata in uno dei quartieri della nostra città. Non in una casa isolata e sperduta dell’estrema periferia, ma nell’appartamento di una palazzina in un contesto abitativo popolare, ricco di socialità, dove tutti conoscono tutti. Eppure ci sono volute tre settimane per dare l’allarme sull’assenza di una donna di neanche sessant’anni, malata, che i Servizi sociali avevano conosciuta e seguita, morta in solitudine. Una tragedia che deve farci riflettere, che deve rimettere il prendersi cura gli uni degli altri tra le priorità dei nostri comportamenti quotidiani. Come Pensionati Cisl siamo e vogliamo continuare ad essere in prima linea per questo obiettivo, stimolando le amministrazioni pubbliche ad investire di più in figure decisive come quelle delle assistenti sociali, per poter suddividere meglio carichi di lavoro divenuti troppo gravosi, perché c’è assoluto bisogno del loro preziosissimo lavoro sul territorio”.
Il Papa invita a prendere coscienza della rilevanza degli anziani e a farlo in maniera non episodica, ma strutturale. “Cominciando dalle cose più semplici − aggiunge Giovanna Mantelli − come suonare il campanello di casa e scambiare qualche parola con le persone che vivono da sole. Gesti semplici per mettere a terra i grandi ragionamenti, necessari ma non sufficienti, sulla condizione anziana oggi. Faccio mio il pensiero di uno scrittore secondo il quale se i lavoratori trasformano il mondo e i poeti lo cantano, sono i nonni ad impedire che vada in frantumi”.