Per Brescia, una visione d'insieme
Classe 1988, militante della Lega dalla maggiore età, Michele Maggi ha rivestito cariche nel direttivo cittadino e in quello provinciale e dal maggio 2022 è segretario cittadino. Consigliere comunale uscente si è occupato di urbanistica, mobilità, viabilità e ambiente. Per questa campagna elettorale la Lega ha organizzato una mobilitazione capillare nei quartieri della città.
Quali sono state le principali istanze raccolte?
La Lega è un partito che riesce ancora a mobilitare tante persone e a essere davvero vicino ai cittadini. Lo abbiamo dimostrato con questa iniziativa senza precedenti. Sicurezza, ambiente, viabilità e traffico. I bresciani vogliono un sindaco che abbia una visione d’insieme della città.
Che cosa bisogna fare perchè come recita lo slogan scelto da Rolfi “Brescia sia più di prima”?
Brescia è una città dove si vive bene, ma che non sfrutta pienamente il proprio potenziale. Vogliamo tornare a essere punto di riferimento nazionale sotto il profilo economico e sociale. I nostri imprenditori lo sono, il mondo dell’associazionismo anche. Serve una città al passo coi tempi, ambiziosa e che sappia essere regia sovracomunale del territorio provinciale.
Tra i tanti temi di questa campagna elettorale scegliamone tre che le stanno particolarmente a cuore...
Sicurezza: è la base per la libertà individuale. Se una persona non si sente sicura non vive la propria città e non investe sul proprio territorio. Politiche giovanili: serve un nuovo patto educativo che coinvolga tutte le realtà pubbliche e private per prevenire e contrastare il disagio giovanile e rendere i ragazzi protagonisti nella costruzione del futuro della città. In questo ambito gli oratori avranno un ruolo centrale. Prossimità dei servizi: ogni quartiere avrà un centro sportivo, un centro anziani e tutti i servizi essenziali nell’ambito della zona.
Quali sono gli interventi da attuare?
Una delle opere principali dell’amministrazione di centrodestra sarà quella del prolungamento della metropolitana a nord e a est, come previsto dal piano di mobilità sostenibile. Avere la metropolitana in provincia significa togliere ogni giorno dal traffico cittadino decine di migliaia di automobili con conseguente miglioramento della qualità dell’aria e della viabilità. Sulla sicurezza è necessario reintrodurre la figura del poliziotto di quartiere. Un riferimento preciso per cittadini e commercianti in caso di necessità.
Come immagina la Brescia del futuro?
Come un modello nazionale in termini di politiche per la famiglia e per i giovani. Questo non significa solo adottare incentivi e sgravi fiscali, che saranno parte centrale del nostro programma, ma significa anche lavorare affinché in città si crei un clima positivo nei confronti della famiglia. Una città in cui creare il proprio nucleo familiare sia visto come una vittoria e una risorsa per la collettività. Valori fondanti che ci differenziano nettamente da una sinistra a guida Schlein sempre più estrema e senza principi comuni. Una sinistra che non è più in sintonia con la storia e la società di Brescia.
