Due popoli, una sola umanità: un'ora di silenzio
In corrispondenza con la Giornata ONU di solidarietà per il popolo palestinese, le sezioni bresciane del Movimento Nonviolento e Pax Christi organizzano, mercoledì 6 dicembre dalle 17.30 alle 18.30 in largo Formentone, un'ora di silenzio dal titolo “Due popoli, una sola umanità”.
L'iniziativa alla quale sono invitati tutti i cittadini si svolgerà in forma silenziosa, riunendosi in cerchio ed esponendo cartelli, indossati dai convenuti, che intendono dare voce a quella parte della società civile israeliana e palestinese, spesso ignorata, che da anni opera per una soluzione nonviolenta del conflitto e per un'alternativa alla violenza e alla guerra, promuovendo percorsi di riconciliazione.
Si intende quindi sensibilizzare ad una narrazione diversa di quanto sta accadendo a Gaza e ovunque nel mondo dove, ancora una volta, come al solito, la risoluzione delle controversie è affidata alle azioni militari che hanno già causato un bagno di sangue sul terreno, ai danni dei civili disarmati, in grandiss ima parte bambini. E' la guerra, che cancella ragioni e torti e mette tutti nelle condizioni di ostaggi della violenza delle armi.
“Con tutte le vittime contro tutte le guerre", si legge nel volantino che mercoledì sarà distribuito da Movimento Nonviolento Brescia e da Pax Christi Punto Pace Brescia in occasione dell'ora di silenzio, "piangere e condannare non basta. Dobbiamo fare la nostra parte per fermare la violenza sostenendo quella parte della società civile israeliana e palestinese, spesso ignorata, che opera per il diritto di ciascuno di vivere in pace e in sicurezza... La via d’uscita è rompere la spirale di odio, rifiutando la logica perversa omicida e suicida della guerra. Solo i civili israel iani e palestinesi che scelgono, anche con il nostro aiuto, la via della nonviolenza, dell’agire comune per la pace, possono ridare speranza al futuro di Israele e Palestina, che hanno entrambi diritto ad esistere e un destino comune nella convivenza... Chiediamo al governo italiano e alla Comunità europea di sostenere gli sforzi di quanti chiedono, sinora inascoltati, di cessare le ostilità".