Carmine, immagini e voci
Le mille sfaccettature e sfumature dell’antico e popolare quartiere del Carmine raccontate – con tanto di voci in audio - in 27 pannelli che uniscono splendide fotografie dell’archivio Negri al testo curato da Lucia Braghini e alle narrazioni di alcuni protagonisti che si possono anche ascoltare grazie ad un Qr code. È la mostra – piccola ma molto interessante – “Carmine, immagini e voci” che si può visitare nel Salone del Crocefisso in Santa Maria del Carmine fino all’11 agosto il venerdì, il sabato e la domenica dalle 16 alle 18.30. All’inaugurazione, lo scorso 15 luglio, erano presenti sia mons. Funazzi, oggi parroco a Palazzolo, sia mons. Francesconi cui il Vescovo ha assegnato l’incarico di seguire anche le parrocchie di San Faustino e di San Giovanni.
Tra i presenti anche Suor Veritas Caset, che da sessant’anni si occupa dei giovani del quartiere e che nel corso del tempo lo ha visto cambiare. Le sue storie sono riportate in due tracce audio che ben danno l’idea di quel che il Carmine è stato e continua ad essere, “un mondo dai molti volti in stridente contrasto l’uno con l’altro”, caratterizzato da una “umanità in cui sanno coesistere sofferenza e gioia, grandezza e miseria”, come si legge sui pannelli. Alcuni riquadri sono riservati a personaggi noti del quartiere, “Astri lucenti”, come padre Piamarta e San Paolo VI che, se pur nato a Concesio, era poi venuto ad abitare vicino al santuario delle Grazie. Uno spazio è dedicato anche al fotografo Gian Butturini e poi ci sono le voci – “che non è stato facile raccogliere” come ha spiegato la curatrice – di persone che ricordano il loro Carmine, quello dei “giochi sul sagrato della Chiesa, della paura che suscitavano in loro, bambini, le statue del Compianto”, e ancora, dei cortili in cui si trovavano a correre e divertirsi quaranta ragazzini o del vino clinto bevuto dagli anziani in una scodella, di cui lasciavano ai ragazzini l’ultimo goccino perchè dolce. Narrazioni di un quartiere che grazie alla mostra – realizzata con il sostegno di Fondazione della Comunità Bresciana, le parrocchie San Faustino e San Giovanni, l’Associazione Balestrieri Anziani in Linea e l’Associazione Amici della Chiesa del Carmine – resteranno a disposizione dell’intera comunità.