L'organo ritrovato
Il prezioso manufatto aveva lasciato la chiesa quasi trent’anni fa. Ora dopo, un attento restauro, sta per essere rimontato
Grande emozione ha suscitato il rientro in parrocchiale del somiere maestro dell’organo “Angelo Amati” del 1856, riportato al suo antico splendore da un attento e minuzioso intervento di restauro effettuato da Giani Casa d’Organi. Il prezioso manufatto aveva lasciato la chiesa quasi trent’anni fa, nel giugno del 1989, quando, a seguito del disastroso incendio della Parrocchiale del 31 maggio, il materiale organario superstite era stato spostato in altro loco in attesa delle necessarie operazioni di restauro. Evento veramente eccezionale dunque e, per rendere partecipi tutti i parrocchiani, Don Tino, il parroco, ha voluto il somiere esposto in Chiesa prima che fosse posizionato in cantoria. Così, sabato 18 e domenica 19 marzo, davanti all’altare della Madonna, al termine di ogni celebrazione vi era una piccola folla assiepata ad ammirare il somiere maestro che, per dimensioni e caratteristiche costruttive, è il componente di maggior pregio dell’intero strumento.
La fase di rimontaggio dell’organo necessiterà sicuramente di qualche mese e, salvo imprevisti, l’inaugurazione dello strumento sarà in occasione della Festa della Madonna del Rosario che Manerbio festeggia, con una sentitissima sagra, la seconda domenica di Ottobre. L’intervento, dal punto di vista operativo, sta dunque per approdare a felice conclusione, dal punto di vista finanziario, invece, ha ancora bisogno di essere sostenuto. A fronte di una spesa complessiva di circa 350.000 €, grazie ai contributi della CEI, della Fondazione della Comunità Bresciana, della Fondazione San Paolo e soprattutto alla generosità dei parrocchiani si è, al momento, giunti ad una copertura di circa 250.000 €. Ci si augura che questo slancio di generosità non venga meno, tanto più ora che, dall’alto della cantoria, il risultato di tanto impegno inizia ad essere tangibile e sotto gli occhi di tutti.