Variante al Pgt. E' bagarre in Loggia
Gli interventi di Paola Vilardi e Mattia Margaroli a seguito della prima giornata di Consiglio. La discussione è stata caratterizzata dagli alterchi fra maggioranza e opposizione
Se sul metodo la consigliera di Forza Italia non lesina critiche, anche sul fronte dei contenuti le sottolineature non mancano: “Non possiamo condividere la variante. Manca completamente una strategia, basti pensare alle aree inerenti la cultura, i giovani”. In merito al consumo di suolo? “Hanno fatto il gioco delle tre carte: tolgo da una parte per far vedere che non consumo suolo e metto da un’altra parte dove c’è già una ‘città consolidata’”. Qui l’amministrazione Del Bono pone “progetti di grande trasformazione”. “Penso all’ex Fatebenefratelli – continua Paola Vilardi –, penso all’Editrice La Scuola, penso al Centro commerciale Flaminia (in tutti e tre i casi si rivedranno le previsioni urbanistiche ndr), ce ne sono tanti di esempi sui quali poter discutere e discutere a lungo, il problema è che di tempo non ce n’è stato a sufficienza”.
Al di là dei contenuti, è certo che la discussione non ha avuto vita facile, anche a causa della scure “ammazza emendamenti” che si è abbattuta sulla sessantina di correzioni, inerenti la variazione al bilancio di previsione, presentate da Fi, Lega e X Brescia Civica. Una procedura – quella utilizzata dalla maggioranza – che il capogruppo di Fi in Loggia Mattia Margaroli definisce “raffazzonata”. Durante la mattinata dell’ultima giornata di seduta in Consiglio, martedì 28 luglio, la giunta “si è accorta di aver applicato in maniera non corretta il regolamento” perché “l’ammazza emendamenti – ha commentato Margaroli – non aveva concesso alle forze di opposizione di dire la propria in aula”. Il clima è stato più disteso nelle ore successive che hanno portato all’approvazione della variante al Pgt, permettendo alle minoranze di “portare nel Comune di Brescia la rappresentanza più concreta e diretta della città”.
R. GUATTA CALDINI
29 lug 2015 00:00