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Brescia
di M.VENTURELLI 23 giu 2015 00:00

Valerio Valenti: il prefetto del dialogo

Prima giornata bresciana per il nuovo responsabile della prefettura, nominato dal ministero dell'Interno in sostituzione di Narcisa Brassesco Pace

Prima giornata bresciana del nuovo prefetto Valerio Valenti, inviato dal ministero dell'Interno a prendere il posto di Narcisa Brassesco Pace. Valenti arriva a Brescia dalla Direzione Centrale per gli affari generali e per la gestione delle risorse finanziarie e strumentali del Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione.

Nato a Trapani nell’ottobre 1958, Valerio Valenti è laureato in Scienza politiche all’Università di Palermo. La sua carriera inizia nel 1986 con il primo incarico al Commissariato di Governo presso la Regione Liguria.

Nel 1990 viene trasferito alla Prefettura di Trapani. È stato commissario prefettizio nel comune di Campobello di Mazara, sciolto per mafia. Nominato vice prefetto aggiunto nel 2000 è stato poi trasferito alla prefettura di Piacenza. Nel 2001 viene nominato capo della segreteria del Sottosegretario all’Interno Antonio D’Alì. Nell’aprile 2006 passa alla Prefettura di Firenze come Capo di Gabinetto.

Nel 2010 Valerio Valenti è stato promosso vice prefetto vicario di Venezia. Nel gennaio 2012 il ministero lo nomina presidente della commissione incaricata di accertare la sussistenza di tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata nell’Amministrazione comunale di Reggio Calabria.

Nominato il 23 marzo 2012 prefetto dal Consiglio dei Ministri, prima di passare al Dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione è stato assegnato alla guida della Prefettura di Bolzano, come Commissario di Governo.Nelle scorse settimane, infine, la designazione a Brescia.

Nel suo primo giorno bresciano il prefetto Valenti ha voluto incontrare la stampa locale per indicare quello che in termini politici si potrebbe definire "mandato di programma", ossia massima fedeltà al ministero dell'Interno e all'esecutivo e nel contempo completa apertura al dialogo con le istitutizioni locali perché la Prefettura possa essere diventare la sede naturale per la composizione delle istanze del territorio.

"Il mio impegno è quello di tutta la struttura della Prefettura - ha sottolineato Valerio Valenti - sarà finalizzato all'accrescimento, al miglioramento del livello di legalità nel Bresciano che è qualcosa di diverso e in più della sicurezza". Un obiettivo che chiede un grande lavoro di squadra.

Interpellato dai giornalisti su alcuni temi particolarmente caldi, come quello dell'immigrazione, il prefetto Valenti (smorzando anche i toni sui contenuti della lettera inviata da Maroni a tutte le prefetture lombarde in tema di accoglienza di profughi e richiedenti asilo) ha ribadito da una parte il rapporto diretto con il Ministero e dall'altra la disponibilità ad aprire un rapporto costruttivo con il territorio.

"Dopo tanti anni trascorsi al ministero - è stata la conclusione della prima conferenza stampa bresciana di Valerio Valenti - sono felice di essere tornato sul territorio. Mi auguro di potere rimanere a lungo a Brescia"
M.VENTURELLI 23 giu 2015 00:00