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Brescia
di LUCIANO ZANARDINI 07 mag 2016 00:00

Uno slot mob contro il gioco d'azzardo

Prosegue, con l'iniziativa di sabato 7 promossa da Comune di Brescia, Smi Gli Acrobati, Acli provinciali, Confcooperative, Auser e City Angel, il programma di sensibilizzazione contro un fenomeno che rischia di diventare patologico

Non si può far finta della gravità della situazione. Nel 2014 sono stati spesi 84 miliardi nel gioco, di cui 25 miliardi per le slot (sono 378mila sul territorio italiano) e 22 dalle macchinette Vlt (sono circa 150mila: ammettono giocate più alte con il miraggio di jackpot milionari). E, in media, ogni singola macchinetta offre ai gestori di bar e tabaccherie un ricavo di circa 1000 euro al mese. Una Primavera di giochi senza l’azzardo è l’iniziativa attivata dal Comune di Brescia, lo SMI Gli Acrobati onlus, l’Ats di Brescia, Acli, Confcooperative, Auser e City Angels. Rientra all’interno del progetto di prevenzione al gioco d’azzardo patologico “Il dado è tratto”. Oggi, in Italia, sta spopolando l’azzardo online. Solo nel 2015, per fare un esempio, sono stati spesi 821 milioni di euro nel gioco online (basti pensare che per guardare un film al cinema sono stati spesi 630 milioni…). La fascia più interessata dal fenomeno è quella tra i 40 e i 50 anni, anche se si sta rapidamente diffondendo tra i più giovani e gli anziani.

Sono stati pensati molti eventi per sensibilizzare le persone. Dopo la tre giorni di incontri al Freccia Rossa,la conferenza spettacolo al teatro dell’oratorio di Buffalora “Fate il nostro gioco”, il programma messo a punto prosegue il 6 maggio. Alle 20.30 alla Pieve di Urago Mella viene illustrato il libro “Il giocatore” scritto da Marco Baldini che racconterà come si finisce nel circolo vizioso dell’azzardo. Il 7 maggio spazio allo SlotMob con il ritrovo in Piazza del Mercato alle 10: da lì partirà un corteo che raggiungerà il bar noslot “Non solo caffè” di via Solferino 25 dove si potranno anche recuperare i "giochi di una volta". La data dello SlotMob, il movimento nato nel 2013 sulla spinta del mondo accademico, è fissata a livello nazionale. In prima linea anche a Brescia (due momenti analoghi sono stati pensati anche sui Comuni di Manerbio e Orzinuovi) il Movimento dei Focolari. L’obiettivo è da una parte quello di premiare un bar noslot e dall’altra di mettere in pratica il motto che “un bar senza slot ha più spazio per le persone”, per la musica, per il dialogo e perché no per una partita a calciobalilla. Lo SMI Gli Acrobati, inoltre, promuoverà alcuni incontri formativi nei consigli di quartiere, con gli adolescenti (un milione i giocatori nel 2015) che faranno gli educatori nei grest estivi e con i volontari dei Centri di ascolto della Caritas che spesso si ritrovano a intercettare il mondo delle fragilità. Sono cinque le domande guida della campagna bresciana: Hai giocato somme di denaro più alte del previsto? Ti nascondi o hai mentito su quando giochi e quanto giochi? Non riesci a resistere all’impulso di giocare? Desideri giocare per recuperare le perdite? Per il gioco hai trascurato studio, lavoro, affetti, interessi? Se anche una sola di queste domande trova una risposta affermativa, forse è arrivato il momento di fermarsi. Lo SMI (è un servizio ambulatoriale delle dipendenze accredito dal sistema socio sanitario della Regione a contratto con l'ATS di Brescia) ha aperto uno sportello gratuito ad hoc per le famiglie e i giocatori a rischio presso la Casa delle associazioni di via Cimabue 16 a Brescia e ha attivato un numero di telefono (3450159509).

Se le misure repressive sembrano non bastare, anche per le variegate norme sul tavolo, è importante parlare del gioco d’azzardo patologico per problematizzare il tema. Purtroppo, come afferma Valeria Negrini di Confcooperative, siamo un po’ tutti giocatori (chi non ha mai preso un gratta e vinci?) e anche per questo motivo non riteniamo possibile che una persona possa perdere il controllo… Necessario, quindi, fornire un’informazione corretta e proporre delle iniziative per conoscere il fenomeno sommerso e pericoloso. Poi la speranza è che il Parlamento legiferi sulla pubblicità, perché oggi passa un messaggio molto edulcorato del gioco.
LUCIANO ZANARDINI 07 mag 2016 00:00