Una scuola a regola d'arte
Un importante progetto di abbellimento dell'edificio scolastico della scuola con il contributo di alunni, genitori, insegnanti, Hdemia Accademia delle belle arti di Brescia e Amministrazione comunale di Gambara
A Gambara un'idea nata dai bambini è diventata patrimonio di tutta la comunità, una vera e propria opera d’arte moderna è stata realizzata con il contributo di tutti. Scrivevano due anni fa i bambini della scuola primaria di Gambara al sindaco Ferdinando Lorenzetti: “Vorremmo colorare la nostra scuola perché … Adesso è solo gialla e sporca, colorata sarà più bella e luccicante... Così è un colore spento e cupo, non sembra che sia un posto per bambini, di solito le cose per i bambini sono allegre e colorate... Se dipingiamo la scuola insieme: alunni, insegnanti e genitori alla fine è un'opera di tutti, fatta collaborando…”. E’ nata così una “Scuola a regola d’arte”: un importante progetto di abbellimento dell'edificio scolastico della scuola con il contributo di alunni, genitori, insegnanti, Hdemia Accademia delle belle arti di Brescia e Amministrazione comunale.
I bambini avevano conosciuto l’arte di “Sol” LeWitt, un artista statunitense contemporaneo. Le maestre hanno mostrato molte immagini delle sue opere, tra cui alcune fotografie coloratissime. I bambini ne sono rimasti sorpresi e affascinati e hanno pensato che si potesse dipingere così anche la loro scuola. Hanno realizzato disegni, fatto delle prove, ispirati da ciò che hanno visto, e inviato il tutto al Comune. La risposta dell’amministrazione è stata pronta: “Non ci si può sottrarre ad una richiesta così, soprattutto partendo dai presupposti, che per la sua realizzazione vi operano forze ed energie che lavorano insieme e che collaborano, concretizzano un’idea e dimostrano che quando le forze si uniscono i sogni diventano realtà.”
E’ il sindaco stesso a contattare il direttore di Hdemia, i cui operatori hanno studiato le soluzioni cromatiche migliori. In aprile il cantiere dei piccoli artisti si è aperto con la collaborazione di tutti: insegnanti, genitori, volontari. Un via vai di secchi, pennelli, colori. Tutti insieme a “sporcarsi le mani”. A giugno il lavoro è terminato. A fine anno sono state svelate le pareti esterne dell’edificio e gli alunni hanno commentato e spiegato con soddisfazione le loro opere. Il sindaco ha ricordato come “la scuola è uno degli edifici pubblici più importanti di una comunità e come tale va valorizzata e mostrata in tutta la sua essenza, quindi anche attraverso una cura esterna che dia riconoscimento e valore a ciò che si realizza all’interno delle sue mura.” All’ingresso della scuola oggi campeggia una frase di Gandhi: “Siate il cambiamento che volete vedere nel mondo”.