Una grazia avere un luogo per ritrovarsi
Da una parte il senso di disorientamento, dall’altra la fiducia. Il racconto su Voce dei sacerdoti dell’insolito inizio di Quaresima. Il pensiero del parroco di Dello, Quinzanello, Boldeniga e Corticelle Pieve
Ciò che ci sta accadendo sta creando disorientamento. Siamo colpiti a partire dalle limitazioni riguardanti le nostre abitudini più semplici, fino a giungere a sentirci provocati anche nella nostra fede a volte addormentata. Capisco anche le perplessità di coloro che affermano che forse si sta un po’ esagerando, ma cerchiamo di essere umili e di fidarci senza lasciarci prendere dall’angoscia, o al contrario, sottovalutare la situazione. Anche il nostro essere comunità è messo un po’ in crisi. Il non potersi ritrovare in chiesa per le liturgie e soprattutto per il giorno del Signore, potrebbe farci sentire a disagio. Cogliamo l’occasione per riflettere su quante volte ci andiamo in maniera abitudinaria e distratta o quanto spesso, per comodità o pigrizia, non vi andiamo per nulla. Sappiamo che la grazia di Dio va oltre le mura della chiesa e si irradia su chiunque. È una grazia essere una comunità e avere un luogo dove ritrovarsi intorno a Lui, non un peso o un obbligo. Chissà che questa mancanza così importante ci renda più puntuali, partecipi e concentrati per vivere appieno il mistero.