Un fine settimana tragico sulle strade bresciane. La parola a Roberto Merli
Il focus sul numero delle vittime di incidenti stradali a Brescia nelle parole del presidente dell'Associazione Vittime della Strada Roberto Merli
In merito a quanto avvenuto al monumento coso può dirci?
E’ stato un aggiornamento del lavoro effettuato durante l’amministrazione precedente. Sono state inserite nove steli innalzate graficamente in base al numero delle vittime della strada in provincia di Brescia. Abbiamo iniziato nel 2001 e siamo arrivati al 2009. L’attuale amministrazione, in concomitanza della Settimana della mobilità sostenibile, ha continuato il progetto. Grazie al monumento si nota come dai 245 morti del 2001 si sia passati ai 73 del 2013. Dal dato si comprende il lavoro effettuato in provincia di Brescia, un lavoro che dovrà continuare, soprattutto sui versanti della sicurezza, dell’attenzione, da porre in essere sulla strada.
A Brescia qual è la situazione? Come ha segnalato c’è stata un’inversione di tendenza, ma…
Sì, fino al 2013 abbiamo registrato una costante diminuzione, nel 2014 abbiamo avuto un aumento di mortalità. Dalle 73 vittime del 2013 si è passati alle 88 del 2014. In merito al 2015, i nostri dati risalgono ai primi di agosto: se nello stesso periodo del 2014 il numero di morti sulle strade si attestava a 55 persone, quest’anno siamo a 54.
Quali sono le maggiori cause di mortalità?
Sicuramente la velocità incide in modo molto negativo, pesante, sui dati relativi alla sicurezza stradale. Anche sulle cause degli ultimi incidenti del fine settimana la velocità ha giocato un ruolo fondamentale. Poi la superficialità alla guida, legata all’utilizzo del cellulare, è un altro fattore da non sottovalutare… Basta una frazione di secondo, una distrazione, per creare un “danno”.
REDAZIONE ONLINE
21 set 2015 00:00