Un anno con Fobap. Il bilancio nelle parole del direttore Filippo Perrini
Il braccio operativo dell'Anffas chiude il bilancio sociale 2015 in positivo. I numeri, le novità e le attese della realtà di via Michelangelo nelle parole del direttore della Fondazione Filippo Perrini
Sul fronte delle novità Perrini ricorda “l’ampliamento del Servizio accoglienza temporanea nella sede di Gussago, passato da 2 a 5 posti”. Si tratta di un intervento strutturale reso possibile “grazie a generose donazioni di privati per un ammontare di 70mila euro”. Per quanto concerne le iniziative pubbliche il direttore ricorda la massiccia presenza di pubblico, oltre 450 persone, al convegno, avvenuto nel maggio scorso, dedicato all'autismo. L'incontro è stato il frutto della collaborazione tra “Fobap, Ust e Neuropsichiatria di Brescia: non si può intervenire efficacemente da soli ma solo in sinergia con quanti operano per cambiare la società nella quale il bambino autistico si trova a vivere. Bisogna intervenire in tuttiogli ambiti sociali, in primis a scuola e nella famiglia”. La realtà di via Michelangelo si contraddistingue anche per l'attività formativa rivolta alle famiglie, agli insegnanti e agli operatori: “A cavallo fra il 2015 e il 2016 sono state circa 980 le persone che hanno frequentato i nostri corsi”. La presentazione del rapporto è stata l’occasione per annunciare l’avvio di “un progetto sperimentale dedicato ai bambini affetti da autismo nella fascia d’età che va dai 24 ai 36 mesi”. Un’ulteriore offerta assistenziale che si concretizzerà nel corso del 2016 è lo Sfa, “un servizio per giovani con disabilità lieve, ma anche con problemi familiari importanti”. Grazie alla Congrega della Carità Apostolica che ha messo a disposizione uno stabile in via Pulusella, il servizio Sfa e i progetti ad esso collegati di “residenzialità leggera” troveranno nuovi spazi. Fra le sperimentazioni che si collocano anch’esse fra le linee guida di Anfass nazionale figura un nuovo progetto che si concretizzerà attraverso un processo di modificazione e revisione dei documenti che vede impegnata Fobap, Fondazione Pinac e il Comune di Collebeato: “Abbiamo predisposto un progetto in base al quale un gruppo di lettori, persone con disabilità, revisionano e traducono dei documenti che poi vengono rivisti da un secondo gruppo di controllo, composto sempre da persone disabili, in modo da verificarne la comprensibilità”. L’obiettivo è facilitare la fruibilità della documentazione cartacea e quella sul sito web, per le persone con disabilità, per gli anziani e per chi si è approcciato da poco alla lingua italiana come gli immigrati.
Tra i successi e le novità, però, nelle parole di Filippo Perrini traspare un “cruccio”. Il centro per l’autismo per minori “Francesco Faroni”, dopo 6 anni di sperimentazione, attende ancora una “stabilizzazione” da parte della Regione. “Il Centro Faroni funziona ed è efficace – ha chiosato Perrini –, lo dimostrano le ricerche fatte da realtà esterne, prove alla mano. Devo dare atto che i politici bresciani, sollecitati dalle famiglie, hanno preso a cuore il nostro servizio. Auspichiamo che il 2016 sia l’anno risolutivo. Il servizio è pubblico, senza alcun costo per le famiglie: abbiamo centinaia di richieste all’anno che, però, siamo costretti a rifiutare... Attendiamo la messa a sistema da parte di Regione Lombardia”.
REDAZIONE ONLINE
30 giu 2016 00:00