Ucid: l'Europa tra reale e ideale
“L’Europa tra reale e ideale” è il tema dell’ incontro al quale hanno partecipato i soci della sezione UCID della Bassa Bresciana. Dopo i saluti del presidente Giuseppe Pozzi, sono intervenuti Lucio Valent, professore dell’Università degli Studi Milano Statale e Fabrizio Bosio, della Fondazione De Gasperi di Roma. Il professor Valent ha fatto un excursus storico sull’Europa e sull’origine della Comunità europea negli anni Cinquanta del secolo scorso, che aveva al centro una motivazione economica legata alla creazione di una Comunità europea del carbone e dell’acciaio. Una necessità per gli Stati che da tempo erano già uniti economicamente tra loro, tra i quali si ricorda, ieri come oggi, la Germania. Poi, l’intento ha portato la Comunità ad essere uno strumento politico per coinvolgere in essa altri Paesi che avevano e hanno forme diverse dalla democrazia, per creare una comunità europea unica e democratica che ancora oggi è in fase di sviluppo e vigila su ciò che la circonda per evitare rischi. “Nell’Unione Europea sono già entrati alcuni Stati dell’Est- ha affermato il professor Valent- , altri hanno fatto domanda di adesione e per quanto riguarda le prospettive future la presenza dei Balcani potrebbe dare qualche difficoltà, ma sarebbero gestibili e superabili, qualche riserbo maggiore invece sui territori ucraini e turchi, perché questo potrebbe comportare più contrasti che distensioni”.
Fabrizio Bosio si è concentrato sulla visione dell’Europa di De Gasperi, ma anche su De Gasperi, Schuman e Adenauer, sulla loro amicizia e lavoro come padri fondatori dell’UE. “Agli italiani perché ricerchino le vie dell’Europa” -ha ricordato Bosio- fu la frase di De Gasperi, pronunciata nel 19449, ancora attuale. A 70 anni dalla sua scomparsa il progetto di Europa che sognava, dove giustizia sociale, libertà e pace si intrecciavano indissolubilmente, ha ancora bisogno di essere realizzato da noi, cittadini”. Presenti Monica Gilardetti per le letture, Adalberto Migliorati (moderatore) e don Pierantonio Lanzoni.