Torna a Bagnolo dopo 69 anni e viene festeggiato
L’Amministrazione Comunale di Bagnolo Mella, a nome di tutta la comunità, ha consegnato una targa a Gianmario Cotelli a ricordo della sua visita al paese di origine. Un riconoscimento che non ha voluto celebrare imprese sportive o particolari exploit, ma, più semplicemente, ha ribadito il legame che ancora unisce Bagnolo ad un suo cittadino che è emigrato in Australia nel 1954, a soli quattro anni d’età, insieme ai genitori ed ai suoi tre fratelli, ed è tornato, dopo ben sessantanove anni di lontananza, a visitare la terra che gli ha dato i natali. Dopo una così lunga permanenza dall’altra parte del mondo, Cotelli ha voluto tornare a Bagnolo ed i suoi “compaesani” dell’infanzia lo hanno accolto con una festa che si è svolta nella bella cornice della Sala Filanda di Palazzo Bertazzoli.
Visto il significato dell’occasione, nulla è stato lasciato al caso ed il sindaco Pietro Sturla, affiancato dai componenti della Giunta al gran completo, ha consegnato nelle mani del settantatreenne italo-australiano, evidentemente commosso, la targa che ha voluto sottolineare le sue origini. Ne è uscito un momento semplice, ma anche altrettanto emozionante, durante il quale Cotelli, accompagnato da nipoti e pronipoti (per un totale di dodici persone) che lo hanno seguito in quello che è diventato un viaggio alla scoperta dell’Italia, ha potuto riabbracciare, almeno per alcuni mesi, la “sua” terra. Durante l’incontro in Sala Filanda, tra l’altro, è emerso un particolare molto curioso, visto che Cotelli parla tuttora il dialetto bresciano, ma, dopo quasi settant’anni in Australia, oltre a parlare perfettamente inglese, fatica a comprendere e ad esprimersi in italiano. “È stato bello ripercorrere la storia di questo nostro emigrante – ha commentato il sindaco Pietro Sturla con un eloquente sorriso – Gianmario è nato nel 1950 e a quattro anni, nel giorno dell’Immacolata, l’8 dicembre, è partito con i suoi genitori e con i tre fratelli alla volta dell’Australia. Là, a est, sulla costa del Pacifico, la famiglia si è occupata di agricoltura ed ha costruito la sua vita dall’altra parte del mondo, ma, come ci ha raccontato, all’interno della famiglia si è continuato a parlare il dialetto bresciano. Il suo ritorno a Bagnolo, dopo ben sessantanove anni di lontananza, ci ha offerto un’occasione che meritava di essere fatta fruttare a dovere. Abbiamo così deciso di consegnarli una targa e, insieme, una bandiera dell’Italia da portare in Australia. Nello stesso tempo abbiamo riunito alcuni parenti di terzo e quarto grado ed alcuni amici e conoscenti dell’epoca. Tra questi c’è stata anche una compagna di classe del fratello Beniamino (nato nel ’44), che ha ricordato la lettera con la quale nel 1954 tutta la classe aveva dato l’addio al compagno di scuola che stava per emigrare insieme alla famiglia.
Gianmario Cotelli ha voluto cogliere l’occasione del suo viaggio in Italia anche portare le ceneri di un suo caro a Levrange, il piccolo paese valsabbino, frazione di Pertica Bassa, del quale era originaria sua madre, mentre il papà era nato a Bagnolo. Dalla Bassa e dalla Valsabbia la famiglia Cotelli si è così portata in Australia per un viaggio che ha permesso loro di costruire una nuova vita. Un’esistenza che ha creato saldi legami con un Paese tanto lontano, ma che, come abbiamo potuto capire, non ha mai interrotto il vincolo di affetto con Bagnolo ed i suoi abitanti”.