Tiriamo fuori i fuori catalogo settima edizione
Torna a partire da giovedì 11 febbraio "Tiriamo fuori i Fuori Catalogo" occasione unica e speciale per acquistare libri di qualità a metà prezzo, scegliendo fra una selezione di 300 introvabili titoli di letteratura per l’infanzia.
L'iniziativa è giunta quest'anno alla settima edizione
Il riscontro positivo che “Tiriamo fuori i Fuori Catalogo” ha registrato in questi primi 7 anni di vita conferma la necessità di risposte concrete, in primo luogo all'emergenza rappresentata dall’educazione e dalla promozione della lettura.
I titoli proposti dalla Libreria dei Ragazzi per l'edizione 2016 di "Tiriamo fuori i fuori catalogo"
L'operazione di “salvataggio dei titoli” anche quest’anno porterà fra le mani dei bambini proposte molto significative. C’è uno dei pochi esempi di edizioni con testo in italiano e arabo, quale è Al mio paese di Bellagamba, edito da Jaca book nel 2003, corredato da bellissime illustrazioni, e il riuscitissimo esperimento che racconta la biologia in modo artistico de Il silenzioso uovo (Motta Junior, 2008). La poesia è ottimamente rappresentata da La strada delle parole (Mondadori 2003), di Elio Pecora, poeta molto apprezzato e curatore di un’antologia di poesia del Novecento. Poesie alla luna (2009) è la splendida antologia di Rizzoli che raccoglie grandi poeti e li regala ai bambini in un’edizione di grande formato con le illustrazioni di Gianni De Conno, per un’immersione totale. Per i collezionisti e gli amanti dell’illustrazione invece, la prima vera edizione di Ti disegno un cuore (Edizioni EL, 2007), dolce e poetica collezione di acquarelli di Alessandro Sanna, uno degli illustratori italiani più amati. Ed è solo un assaggio dei molti altri titoli che abbiamo selezionato.
La bibliografia dei fuori catalogo di qualità in vendita al 50% sarà disponibile su richiesta.
Emergenza lettura e breve vita commerciale dei libri: dati per interpretare i due fenomeni.
Nelle sue statistiche più recenti Istat dichiara che nel 2015 ben 58 italiani su 100 non hanno letto nemmeno un libro in un anno. Il fenomeno della “non lettura” è noto da tempo, e il dibattito sulle sue cause sempre in corso. Fra le molteplici motivazioni non si può di certo dimenticare, soprattutto in un prolungato periodo di crisi economica, come le spese destinate ai beni di consumo siano quelle a cui le famiglie decidano per prime di rinunciare. In questo contesto, anche un “investimento culturale” come l’acquisto di libri risulta progressivamente marginale nelle scelte familiari: nel 2014 le famiglie italiane hanno speso mediamente solo 11 euro al mese in libri, pari allo 0,4% della loro spesa complessiva. Le dichiarazioni più recenti dell’Associazione Italiana Editori, annunciano, dopo cinque anni di segno negativo, una ripresa del mercato editoriale nel 2015 che torna positivo registrando un +0,7% di vendite dei libri di carta nelle librerie. Dati di questo tipo fanno ben sperare che iniziative come Tiriamo fuori i fuori catalogo, possano essere un incentivo alla lettura e all’acquisto di libri. Per favorire la nascita di lettori forti è necessario infatti che i bambini possano entrare in contatto con i libri, avendoli a disposizione anche nelle loro case.
Altra necessità, è che i bambini incontrino i libri "giusti" per innamorarsi della lettura. E qui l’altra faccia della medaglia. Per quanto un libro possa distinguersi come lettura di qualità, la sua vita nel mercato può risolversi in breve tempo, secondo le attuali logiche del mercato editoriale. Ogni anno vengono pubblicati in media 60.000 titoli, di cui oltre 5.000 per l'infanzia, per un totale di quasi 200 milioni di copie che invadono le librerie: un vero e proprio oceano di libri dove conquistare la visibilità è una lotta a caro prezzo. Il gran numero di libri editi impone un ricambio rapido: se dopo un periodo di presenza in libreria, il libro non vende viene ritirato dalle librerie. Con la scelta dell'editore di toglierlo dal proprio catalogo, le copie del libro invendute seguono due strade: possono essere condotte al macero, o salvarsi entrando nei circuiti remainder, ovvero magazzini predisposti per conservare le giacenze invendute.
REDAZIONE ONLINE
09 feb 2016 00:00
